Negli ultimi tempi sono aumentate le critiche verso le energie rinnovabili da parte di chi è contro tali tecnologie, i quali danno la colpa agli incentivi erogati dallo stato per passare al fotovoltaico, per lâaumento del caro bolletta.
Lâassociazione dei produttori pugliesi di energie rinnovabili, Distretto La Nuova Energia, controbatte le accuse, chiarendo che le energie fotovoltaiche e le altri tipi di fonti rinnovabili, permettono di abbassare i costi per la produzione e la distribuzione dellâenergia elettrica, non il contrario
Giuseppe Bratta, presidente del Distretto, sostiene che lâenergia pulita prodotta ha permesso di diminuire, oltre ai costi dellâenergia nella fascia oraria di massima richiesta, la produzione di energia elettrica delle centrali termoelettriche e una minore richiesta di elettricità  dall’estero nel lâItalia, per quanto riguarda lâimportazione di gas dallâesteri, nel corso del 2012 ha risparmiato 2 miliardi di euro.
Alla luce di questa affermazione, il Distretto propone a tutte le forze politiche e al futuro Governo, di erogare i contributi, finora solo a panneggio delle fonti fossili, anche a quelle rinnovabili, per permettere lo sviluppo della green economy. Si ipotizza, così, un Sesto Conto Energia solo per impianti fotovoltaici di privati ed aziende, per la copertura dei propri fabbisogni energetici.
Purtroppo, attualmente, non è possibile prevedere se vi sarà un evolversi della situazione legislativa riguardo alle energie rinnovali da qui ai mesi a venire, vista la mancanza di un Governo definitivo e stabile. Se ciò perdurasse, si avrebbe un rallentamento nello sviluppo produttivo di energia pulita, facendo perdere, così, parte dellâalto livello tecnologico e del know how raggiunti; senza contare la perdita di migliaia di posti di lavoro legati alle rinnovabili. Evitare tutto ciò è importante, sia per il nostro futuro energetico sia per la qualità della vita e dellâambiente; questi ultimi legati alla diminuzione dei gas inquinanti, come il CO2, in atmosfera.
Quinto Conto Energia, un anno dopo, ancora dubbi
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