I contributi per il fotovoltaico, che vengono erogati attualmente, non hanno nulla a che vedere con il Conto Energia, e, in alcuni casi, sono cumulabili con esso. I contributi possono essere erogati per mezzo di bandi, soprattutto a livello regionale e la maggior parte dei programmi di sostegno sono rivolti alle aziende o ai Comuni.
Ogni regione, a riguardo, seguendo delle linee guida indicate dalla legislazione nazionale, erogano dei contributi per mezzo di finanziamenti a tassi agevolati e di contributi a fondo perduto rivolti, principalmente a privati, aziende o enti pubblici. Nei bandi sono sempre riportati, in maniera dettagliata requisiti, destinatari, criteri dâaccesso, modalità di erogazione e durata.
Riguardo la cumulabilità fra contributi e incentivi dei Conti Energia, ad esempio, un impianto inferiore ai 20 Kw realizzato su edificio, può cumulare i contributi in conto capitale fino al 30% del costo di investimento e, in alcuni casi, anche oltre il 50%. Lo stesso discorso va fatto per gli impianti posti su aree oggetto di bonifica, situati su siti contaminati (solo nel caso in cui il titolare dellâimpianto ne esegua la bonifica) e per gli impianti fotovoltaici con caratteristiche innovative.
Per quanto riguarda le detrazioni IRPEF al 50 o al 36%, anche queste non sono da considerarsi contributi statali o regionali al fotovoltaico, però, a differenza degli incentivi dei Conti Energia, possono essere, eventualmente, cumulabili entrambi.
Riguardo ai contributi pubblici al fotovoltaico, invece, si parla in genere di contributi a fondo perduto messi a disposizione in conto capitale, di solito calcolato in percentuale sulle spese totali di investimento, o in un fondo per finanziamenti a tassi agevolati, messo a disposizione dallo Stato, dalla Regione, dalla Provincia o anche da singoli Comuni. Possono mettere a disposizione contributi e finanziamenti agevolati, anche le società private e miste (pubblico/privato), come la Cassa Depositi e Prestiti.
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