lunedì 23 settembre 2013

Dallo spazio l'energia fotovoltaica

Gli impianti fotovoltaici, in generale, vengono sempre installati su coperture a tetto o su ampie superfici a terra con un notevole soleggiamento annuale, ma nel futuro prossimo si potrà produrre energia direttamente dallo spazio, con impatto ambientale zero.


Questa soluzione è stata concepita dalla Artemis Innovation Management Solutions, società di consulenza aziendale californiana, specializzata nella pianificazione strategica di progetti per conto di altre organizzazioni americane ed internazionali. Il progetto, chiamato SPS-Alpha (Solar Power Satellite via Arbitrarily Large Phased Array) ed è ancora in fase di progettazione, prevede un enorme centrale ad energia solare che orbiterà nello spazio intorno al nostro pianeta e invierà a terra l’energia raccolta.


John Mankins, ex-impiegato della NASAComw e tuttora capo delle ricerche dell’azienda californiana e spiega che l’impianto, concepito come una vera e propria centrale fotovoltaica orbitante, entrerà in funzione con tutta probabilità verso il 2025, anticipando che il primo prototipo della centrale potrà essere assemblato entro il 2017.


Di questi progetti simili ne sono stati fatti tanti ed adesso, vista l’evoluzione delle tecnologie, è il momento di realizzare un mega progetto per lo sfuttamento dell’energia solare. La struttura orbitante è composta da moduli fotovoltaici di proporzioni inferiori al normale che interagiranno fra di loro e saranno formati da specchi a film sottile, che permetteranno di raccogliere l’energia del sole sul suo lato posteriore della centrale, che a sua volta sarà trasmessa a terra sotto forma di onde radio.


Per completare il progeto occorre, quindi un ricevitore che permetta di riconvertire queste onde radio in energia, le cui ipotetiche dimensioni possono di 5 Km di diametro, posizionandolo dai 5mila ai 10mila metri dal suolo.


Però, prima di rendere operativo il prototipo, occorre diminuire od eliminare i fattori di rischio dovuti all’utilizzo dei laser ad alta frequenza, ma superati questi ostacoli la riduzione dei costi dell’energia, sfruttando lo spazio, sarà una cosa concreta.



Dallo spazio l'energia fotovoltaica

martedì 17 settembre 2013

Impianti fotovoltaici: qualche idea differente

Gli impianti fotovoltaici, di qualsiasi dimensione essi siano, nonostante abbiano un identico principio di funzionamento, possono avere caratteristiche di utilizzo, di assemblaggio ed iter per la realizzazione diverse gli uni dagli altri.


Un esempio per definire questo concetto, è l’impianto a pannelli fotovoltaici di Bagnoli del Trigno, in provincia di Isernia, messo in servizio il 26 agosto scorso, il quale ha due peculiarità che lo differenziano dagli altri impianti ad energia rinnovabile. L’impianto fotovoltaico, realizzato sui tetti dei capannoni dell’Azienda Avicola Bartimoccia, ha una potenza installate superiore ai 500 Kw.


La prima peculiarità è che, per la realizzazione, ha usufruito degli incentivi previsti dal Quinto Conto Energia, i cui termini per l’iscrizione al 2° Registro per impianti fotovoltaici superiori a 12 kW sono scaduti lo scorso 17 maggio e le future agevolazioni saranno di tipo diverso.


La seconda è che i tempi di montaggio, installazione e messa in servizio sono stati molto veloci: poco meno di 30 giorni; questo ad indicare che le ditte specializzate nel solare e in altre energie rinnovabili, hanno acquisito un’esperienza e una conoscenza di queste tecnologie, tale che i tempi per l’assemblaggio si sono ridotti moltissimo. Una buona occasione per confrontare più preventivi fotovoltaico tra aziende specializzate!


Grazie a tutto ciò, l’azienza avicola, otterrà un discreto risparmio sulla bolletta energetica, riuscendo ad ammortizzare i costi della realizzazione dell’impianto fotovoltaico in tempi molto brevi. Altre aziende e operatori del settore agricolo e zootecnico hanno installato impianti a pannelli solari sulle coperture dei loro capannoni e delle serre, integrandole anche con impianti a biogas o a biomassa; segno che i vantaggi delle energie rinnovabili, hanno cominciato ad essere recepiti come alternativa alla costosa produzione energetica da fonti fossili.



Impianti fotovoltaici: qualche idea differente

lunedì 16 settembre 2013

Ecco perchè conviene stoccare l'energia da fotovoltaico

L’energia da fonte rinnovabile è importante per migliorare lo standard di vita di tutto il Pianeta, l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico così come quella eolica da fonte vento va però comunque risparmiata. Come fare?


La ricerca scientifico-tecnologica viene ancora una volta in ausilio al settore più innovativo del momento.


E’ stato da poco pubblicato uno studio dell’Università di Stanford volto a dimostrare l’importanza della convenienza dello stoccaggio dell’energia fotovoltaica.


Stoccare l’energia fotovoltaica conviene perchè l’eccesso di produzione non può andare perso anzi è necessario riuscire ad immettere il maggior numero di energia nella rete elettrica, ma in ogni caso c’è energia da conservare ecco dunque che si rivela utile lo stoccaggio.


Lo stoccaggio, e dunque la realizzazione di batterie idonee, riuscirebbe ad abbattere gli alti costi di conservazione.


E’ dimostrato che una volta stoccata l’energia del sole non perde le sue caratteristiche anzi aiuta comunque alla riduzione di CO2. Secondo quando dichiarato da Charles Barnhart, autore dello studio le batterie idonee a immagazzinare energia sono formidabili infatti dichiara il ricercatore che “l’obiettivo primario è stato quello di calcolare il costo energetico complessivo, ovvero, la quantità totale di combustibile e di energia elettrica necessaria per costruire e gestire queste tecnologie di energy storage. ” In questo modo, prosegue si è ” scopertoche le batterie sono un’ottima soluzione per stoccare l’energia da fonte solare e ridistribuirla in un secondo momento in rete. Tuttavia, la griglia degli Stati Uniti ha una capacità di stoccaggio molto limitata”.


Le batterie studiate dallo staff americano sono al piombo, al litio, al sodio-zolfo, al vanadio-redox e allo zinco-brom.



Ecco perchè conviene stoccare l'energia da fotovoltaico

venerdì 13 settembre 2013

GSE: online i nuovi dati sulle energie da fonte rinnovabile

In Italia il trend è positivo, il fotovoltaico continua a crescere nonostante le preoccupazioni del comparto. Il Gestore dei Servizi Energetici, GSE ha reso noto in questi giorni che al 31 agosto 2013 in Italia risultano in esercizio 549.593 impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva pari a 17.360.378 kW.


I dati sembrano essere veramente ottimi anche perchè mettono in evidenza come gli impianti fotovoltaici ormai siano diventati una necessità anche per le imprese che, risparmiando in spese energetiche, riescono ad attraversare meglio la crisi.


Sulle apposite tabelle osservabili online sul sito del GSE è possibile leggere gli aggiornamenti del conto energia: primo, secondo, terzo, quarto e quinto conto energia ma anche osservare i dati per regione e o classi di esercizio.


E’ interessante vedere come l’energia da fonte rinnovabile continui a crescere ed il trend sia comunque positivo nonostante le nefaste analisi che hanno accompagnato i cambiamenti delle normative vigenti in Italia sul settore delle energie alternative.


Intanto, nei prossimi mesi, è prevedibile un’ulteriore crescita dell’energia prodotta da rinnovabili anche perchè a breve dovrebbero partire nuovi impianti in diverse aree del Paese e molti di essi sembra siano veramente grandi e comunque atti a soddisfare esigente private e no.



GSE: online i nuovi dati sulle energie da fonte rinnovabile

venerdì 6 settembre 2013

Il fotovoltaico ecco perchè conviene

Tra le energie rinnovabili più note vi è quella fotovoltaica.


Gli impianti fotovoltaici, nonostante le pessime previsioni sono cresciuti innumerevolmente; il numero di richieste di installazione e progettazione ed il comparto è in crescita: è chiaro che il sole diventa il maggiore concorrente dell’energia da fonte fossile non rinnovabile.


Ma perchè si predilige il sole? Quali sono i punti di forza del fotovoltaico?


Sicuramente il fotovoltaico è un valido modo per sconfiggere la crisi perchè per ora è ancora possibile vendere l’energia prodotta e quindi guadagnare, certamente poi c’è un altro fattore da non dimenticare, in questi ultimi anni di crisi, in Italia, le uniche imprese che hanno dimostrato un trend di crescita sono proprio quelle del fotovoltaico, qui si assume, si produce, si impianta si guadagna e si investe.


Ottimo successo: sole e occupazione una vera storia d’amore. Il mercato poi sembra non temere e a breve sono in arrivo numerose assunzioni. Il momento giusto per un preventivo fotovoltaico!


Anche il prezzo dell’energia prodotta da fonte fotovoltaica è veramente interessante infatti in media è stabilito che in 7 anni non solo rientra tutta la spesa ma il guadagno potrà essere superiore del 30%.


Indubbiamente poi è importante rendersi conto che la crescita del fotovoltaico è stata sicuramente incentivata attraverso fondi pubblici ma ormai è diventata una scelta culturale di moltissimi cittadini che quando devono rinnovare stabili o costruirne di nuovi scelgono di prediligere come fonte quella del sole arricchendo così le strutture abitative o edili.


Ad oggi in Italia esistono ben 18 GW di pannelli montati solo sui tetti, una cifra importante che sino a qualche anno fa sembrava impossibile.


Scegliere il fotovoltaico ormai è diventata non una moda ma una scelta di vita perchè si risparmia e si fa bene all’ambiente. I pannelli sono diventati quasi totalmente riciclabili e, a differenza delle energie da fonte fossile, il fotovoltaico non inquina perchè non produce CO2.



Il fotovoltaico ecco perchè conviene

martedì 27 agosto 2013

Fotovoltaico: ecco dove produce più energia

Il fotovoltaico piace all’Italia complice la posizione geografica: il sole è più forte ed allora ecco che cresce il fotovoltaico a vista d’occhio. Una recente statistica ha confermato che nelle province di Brindisi, Trapani e Lecce gli impianti fotovoltaici sono più efficienti che altrove in Italia e non solo perché c’è più sole. Ad affermarlo Convert Italia, società romana da oltre trent’anni nel settore dell’energia, che ha analizzato i dati GSE studiando il rapporto tra produzione di energia solare e potenza installata nelle regioni e province italiane ricavandone anche una graduatoria.

Brindisi ha 477 MW di produzione media per impianto mentre Trapani ne ha 1464 MW e Lecce invece arriva a 1455 MW,  ottime perfomance registrano gli impianti fotovoltaici a Ragusa con 1455 MWe Viterbo con 1449 MW ma anche Siracusa con 1432 MW produzione media per impianto e Taranto con 427 MW.


Barletta-Andria-Trani, invece, insieme raggiungono i 1420 MW e Foggia, con i suoi 1410 MW, si collocano all’ottava e nona posizione, mentre Agrigento chiude la classifica delle prime dieci province con una produzione media di 1380 MW. La prima provincia del Nord per efficienza degli impianti fotovoltaici è Ravenna, 17/a con 1280 MW.


I dati sembrano essere tutti molto interessanti in tutta Italia anche se esistono delle aree dove il fotovoltaico potrebbe essere meglio sviluppato.



Fotovoltaico: ecco dove produce più energia

venerdì 9 agosto 2013

Risparmio energetico in casa: usare bene il forno a microonde

Il forno a microonde è un alleato sempre più indispensabile perchè riduce i tempi di cottura, non richiede l’utilizzo di grassi e permette di risparmiare.


Questo elettrodomestico infatti, se paragonato al classico forno elettrico consuma meno energia perchè i tempi di cottura sono più veloci. Fra i fattori da considerare per l’acquisto, vi è la classe energetica; i forni più moderni sono concepiti per ridurre al minimo i consumi quindi se è possibile è meglio acquistare un forno che rientri in classe A++. Inoltre, i forni di ultima generazione sono dotati di numerose funzioni grazie alla quali si possono ottenere cotture simili a quelle dei forni tradizionali.


Al momento della scelta quindi, è bene verificare la classe energetica e le caratteristiche tecniche preferendo quelli che permettano la preparazione di ogni tipo di cibo e che siano dotati della funzione grill.


Per risparmiare energia però è necessario ricordare alcuni consigli, come quello indispensabile di preferire contenitori, speciali per microonde, dotati di coperchio. In commercio si trovano con estrema facilità e sono pratici perchè lavabili e quindi riutilizzabili. In alternativa, è possibile ricorrere ad altri sistemi come la pellicola speciale per microonde oppure un semplice piatto non decorato.


Il risparmio energetico è strettamente legato anche ai tempi di cottura che, soprattutto per alcuni alimenti, come per esempio le verdure devono essere ridotti; in questo modo si evita che il cibo diventi stracotto e che la bolletta salga eccessivamente.


Un consiglio molto importante riguarda la lettura accurata del libretto di istruzioni che fornisce dettagli importanti per ridurre i consumi energetici, suggerendo per esempio come e per quanto cuocere le diverse pietanze.


Come per altri elettrodomestici, è preferibile che non sia addossato ad una parete ma che abbia spazio sufficiente in modo che possa raffreddarsi.


Inoltre, se è possibile è sempre meglio che lo scongelamento avvenga per vie naturali, in modo da risparmiare energia. Una volta che il cibo è scongelato, è sufficiente porlo in un recipiente idoneo e azionare il microonde rispettando la temperatura e i minuti suggeriti dal manuale di istruzioni. La funzione grill, per esempio, non è sempre necessaria e utilizzandola di rado si ha un importante riduzione della spesa di energia elettrica.


In genere, la cottura è piuttosto veloce ed accurata soprattutto se si tratta di pietanze di piccole dimensioni, in questo modo si ottiene anche un buon risparmio sulla bolletta.


Infine, per mantenere il forno a microonde efficiente e quindi sempre in grado di offrire un ottimo servizio è opportuno pulirlo dopo ogni utilizzo. Se non vi sono incrostazioni è sufficiente passare una spugna morbida inumidita e poi asciugare con un panno. Invece, nei casi di sporco ostinato si possono utilizzare prodotti specifici oppure del sapone per piatti; l’importante è ricordarsi di staccare la spina e non ricorrere a spugne ruvide che potrebbero rovinare la superficie interna del forno.



Risparmio energetico in casa: usare bene il forno a microonde

mercoledì 7 agosto 2013

L'importanza dell'integrazione edile nel risparmio energetico

E’ ormai ufficiale la nuova edilizia cambia i materiali ed ecco che diventano principali componenti architettoniche anche quelle parti peculiari atte a produrre energia ma anche a far risparmiare energia. Una scelta importante per l’ambiente ma spesso un grosso peso per le tasche di chi deve costruire o ristrutturare abitazioni e palazzi, infatti nonostante tutto l’edilizia integrata nel nostro Paese è comunque costosa.


Con le nuove tecniche di costruzione l’edilizia non è solo passiva ma sopratutto attiva grazie ai nuovi materiali, la generazione fotovoltaica integrata negli edifici è diventato ormai un must oltre che essere anche obbligatoria, in ogni caso è sempre bene ricordare che alcuni elementi rientrano nei bonus fiscali e degli incentivi ancora in corso in particolare per chi intende rinnovare finestre e coperture.


Intanto un buon modo di integrare le costruzioni passa attraverso l’uso delle celle fotovoltaiche al silicio, quelle classiche che comunque sono resistenti e durature, se poi si vuole essere innovativi esistono anche le celle fotovoltaiche flessibili che a quanto pare avrebbero una resa migliore e sarebbero più soddisfacenti sotto il profilo architettonico.


Un elemento edile importante per chi deve edificare una struttura nuova o cambiare e rinnovare la copertura sono certamente i coppi fotovoltaici che possono supplire i pannelli fotovoltaici sul tetto generando una buona dose di energia rinnovabile e non turbano la skyline. La soluzione dei coppi fotovoltaici è scelta in genere nei centri storici o in edifici che hanno un certo interesse architettonico o storico.


Certamente molte sono le soluzione che possono essere studiate con ingegneri, architetti e geometri esperti nel settore anche perchè risulta importante tener presente che nonostante i costi non certo favorevoli le migliorie energetiche degli edifici sono un investimento economico di notevole importanza, in qualche anno infatti, specie in alcune zone di Italia si ammortizzeranno benissimo tutti i soldi spesi e si potrebbe persino arrivare alla completa autosufficienza energetica.



L'importanza dell'integrazione edile nel risparmio energetico

martedì 6 agosto 2013

Dall'inventiva italiana un generatore fotovoltaico portatile

Anche in Italia la ricerca nel settore fotovoltaico fa passi da gigante, non poche sono le piccole aziende made in Italy che cercano di migliorare le potenzialità già infinite dell’energia rinnovabile.


Nasce così in provincia di Siena, ad Asciano, Uolly 1, un sistema perfetto per produrre energia da fonte rinnovabile con apparecchiatura portatile.


Una ottima idea che potrebbe essere un buon supporto a energia rinnovabile solare per quelle attività lavorative che richiedono continuità elettrica anche in movimento, bancarelle, chioschi e così via.


Non solo, Uolly  può essere utilizzato bene anche  in negozi e cantieri edili  e perchè no anche dal privato.


Non di rado si posseggono case in campagna o al mare e anche case coloniche dove l’elettricità arriva male ed è persino sconveniente con Uolly invece si può autoprodurre l’energia elettrica in modo molto semplice.


I creatori di Uolly hanno dichiarato che “Il generatore fotovoltaico è un sistema mobile che genera corrente alternata a 220 V fino a 2000 w di potenza- spiegano dalla cooperativa- Il generatore fotovoltaico è costituito da un involucro esterno in alluminio che racchiude due batterie da 100Ah, un regolatore di carica, un inverter da 1000w (2000W) per la conversione da corrente continua ad alternata, una presa di corrente esterna, interruttore stacca batteria e fusibile di protezione. E’ presente anche un pannello fotovoltaico da 250w disposto sul coperchio del generatore”


Si tratta di un piccolo generatore portatile molto utile che può funzionare anche in assenza di sole. Insomma una piccola idea del made in Italy veramente importante e rivoluzionario.



Dall'inventiva italiana un generatore fotovoltaico portatile

lunedì 5 agosto 2013

Nuovo climatizzatore? Segui i consigli del WWF. Risparmia e rispetta l'ambiente

Il caldo è arrivato e nonostante le previsioni di noti esperti meteo che vedevano i valori del caldo estivo inferiori alla media tanto da lanciare l’allarme de “l’anno senza estate” non è così. Il caldo si fa sentire in modo potente in tutto lo stivale. Da nord a sud le temperature sono altissime ed ovunque è un proliferare di pompe di calore. Chi non ha l’appartamento o l’ufficio climatizzato ha la necessità di acquistare una pompa di calore ed allora ci si trova dinnanzi al dubbio quale sarà la migliore? Quale sarà quella che non inquina o comunque che inquina meno? L’ambiente come verrà rispettato? 


Tutte domande che al giorno d’oggi sono importanti da farsi anche perchè più il climatizzatore rispetta l’ambiente meno incide sulla bolletta energetica. Lo sapevi? Più la pompa è contemporanea meglio è, dunque se la tua climatizzazione è obsoleta sicuramente meglio comprarne una nuova e rinnovare l’impianto.


Il WWF nota associazione ambientalista a tal riguardo ha stilato uno studio ed ha pubblicato i dati delle migliori e più ecologiche pompe di calore presenti in commercio.


Lo studio, presente online sul sito EuroTopTen consiglia l’acquisto intelligente degli elettrodomestici, la graduatoria è stilata in base al programma Intelligent Energy for Europe della Commissione europea.


Se nel sito si possono osservare tanti elettrodomestici, parlando di climatizzazione  è chiaro che si deve puntare su una classe energetica alta, meglio se  A+++. .


Ecco i consigli del WWF così come presenti nel sito EuroTopTen





  • Mitsubishi MSZ-FH25VE – La classe energetica è A+++ sia per il raffreddamento che per il riscaldamento. Ha una rumorosità esterna di 60 db e interna di 58 db. Il consumo energetico di raffreddamento è di 96 kWh, quello di riscaldamento pari a 810 kWh. I costi elettrici di raffreddamento in 10 anni, calcolati con valore indicativo di 0,18 euro al kWh, sono quindi pari a 864 euro. Il prezzo indicativo del climatizzatore è di 950 euro.






  • Mitsubishi MSZ-FH25VE apparecchio interno, MSZ-FH25VEZ apparecchio esterno – La classe energetica è A+++ per il raffreddamento, A++ per il riscaldamento. Rispetto al modello precedente, ha performance inferiori per quanto riguarda il riscaldamento: l’indice di efficienza è di 4,9 rispetto ai 5,1 del modello precedente. I costi elettrici di raffreddamento in 10 anni sono maggiori, pari a 1.242 euro.Il prezzo indicativo dell’apparecchio non è riportato dal sito.






  • LG H09AK – Classe A+++ per il raffreddamento, classe A+++ per il riscaldamento. Il consumo energetico di raffreddamento è di 99 kWh, quello di riscaldamento pari a 849 kWh. Anche per questo modello i costi elettrici di raffreddamento in dieci anni ammonatno a 1242 euro. Il prezzo indicativo dell’apparecchio è pari a 1.000 euro.






Nuovo climatizzatore? Segui i consigli del WWF. Risparmia e rispetta l'ambiente

venerdì 2 agosto 2013

Nuove batterie fotovoltaiche a film ipersottile di vetro

La ricerca e la tecnica quotidianamente regalano nuove prospettive all’energia del sole. Nascono nuove batterie che sembrano essere in grado di stoccare una notevole quantità di energia.


Vetri super sottili innovativi riescono a raccogliere molta energia solare e, attraverso ad un particolare sistema studiato dalla Penn State University, si riesce a stoccare una dose massiccia di energia. Il tutto grazie ad un film fotovoltaico su vetro super sottile. Queste batterie possono trovare una utile applicazione anche in campo automobilistico.


Batterie di questo genere oltre ad essere completamente ecologiche possono essere molto valide perchè la nuova energia accumulata potrebbe rendere le vetture ad energia solare più veloci.


In genere la problematica tipica delle automobili fotovoltaiche è proprio la lentezza ma anche l’impossibilità di avere un flusso costante di energia; con questa nuova batteria a vetro invece tutto si risolverebbe in facilità


I nuovi vetri creati in America misurano 10 micrometri, presentano un’elevata efficienza nel processo di carica e possono resistere a temperature fino a 180 gradi Celsius, un rotolo di film avvolgibile, formato che abbassa i costi complessivi delle operazioni, i ricercatori hanno ricoperto il vetro con polimeri ad alta temperatura che aumentano la densità energetica di 2,25 volte rispetto al vetro non trattato. Si tratta comunque di una piccola rivoluzione tecnologica da tenere sotto osservazione



Nuove batterie fotovoltaiche a film ipersottile di vetro

mercoledì 31 luglio 2013

Elettrodomestici in stand by? No grazie io rispetto l'ambiente

Hai mai pensato che in casa ci sia un grosso dispendio di energia elettrica consapevole? Forse no. Quando spegni tutti i punti luce ed è buio non è difficile notare una marea di lucine luminescenti rosse, verdi e talvolta blu, non sei il primo e nemmeno l’ultimo che le usa per orientarsi in casa. Sapevi però che fanno aumentare tantissimo la tua bolletta elettrica? Forse no.


Ecco come risparmiare con una idea semplice da mettere in pratica: ogni elettrodomestico lasciato in stand by consuma e non poco.


E’ credenza generale ritenere che un elettrodomestico in stand by non consumi ed allora è uso comune lasciare pc, tv e quanto altro perennemente pronti all’uso, in stand by.


E’ meglio però spegnere tutto. Infatti è stato dimostrato da un un recente studio che un apparecchio elettronico lasciato in stand by consuma circa 50 Twh in un anno e se si pensa che un Twh, o terawatt-ora, corrisponde a mille Mwh, o megawatt-ora ci si rende conto quanto effettivamente è dispendiosa la lucina dei nostri apparecchi: il costo in bolletta potrebbe raggiungere o superare i 250 euro annuali. Spegnendo l’apparecchiatura risparmiamo e tanto. Lo sapevi? Probabilmente no.


Sono queste piccole norme di economia domestica che fan bene a tutti, alle tasche, all’ambiente e all’energia.


La soluzione più immediata è quella di spegnere e non lasciare l’apparecchio in stand by ma a volte la fretta è cattiva consigliera e spesso nemmeno ci si ricorda di spegnere gli apparecchi, con qualche euro si può comprare un altro apparecchio che gestisce tanti elettrodomestici insieme. Si tratta di una ciabatta a cui si possono collegare tanti altri elettrodomestici e attraverso l’apposito tasto di accensione o spegnimento la ciabatta smette di fornire corrente elettrica a tutti gli elettrodomestici collegati.


In questo modo però nessuno spreco e tanto sollievo alle tasche. Se poi vuoi strafare, il consiglio è quello di acquistare una delle innovative multi-prese elettriche intelligenti, strumentazione complessa che dopo il mancato utilizzo di un apparecchio disattiva la fornitura elettrica dell’apparecchio che viene lasciato in stand by, ad oggi esistono persino quelle programmabili. Pensaci un po’ su :)



Elettrodomestici in stand by? No grazie io rispetto l'ambiente

lunedì 29 luglio 2013

Risparmio energetico a casa: usare bene il ferro da stiro

Stirare è un’attività faticosa e dispendiosa infatti, l’utilizzo del ferro da stiro incide sull’importo finale della bolletta energetica.


Come per tutti gli elettrodomestici, è opportuno utilizzarlo con parsimonia, cercando di sfruttare al meglio le sue potenzialità.

Per ottenere un buon risparmio energetico, è consigliabile acquistare ferri da stiro innovativi, perchè questi riescono ad ottimizzare le prestazioni, sfruttando al massimo il vapore.

E’ fondamentale ricordarsi che più è alta la temperatura alla quale si regola l’apparecchio e più si innalza il consumo di energia elettrica. Se durante lo stiraggio ci si deve interrompere la tensione elettrica, è opportuno staccare la spina, onde evitare sprechi.

Per avere un buon risparmio energetico è importante che, durante il lavaggio, si preferiscano le centrifughe non eccessive che, oltre ad indebolire i tessuti, li rendono eccessivamente spiegazzati. Alcune lavatrici sono dotate di programmi di lavaggio particolari, come quelli per capi delicati, che prevedono una centrifuga poco violenta che riduce, notevolmente, la necessità di stirare.

Se si desidera utilizzare il meno possibile il ferro da stiro, bisogna stendere con precisione evitando di lasciare segni e pieghe. I capi devono essere ben sbattuti e le mollette devono essere posizionati in posti nascosti, come per esempio sulle cuciture. Le camice si stendono sulle grucce e i pantaloni si appendono al rovescio fissandoli alla vita.

Per risparmiare sull’energia elettrica è necessario ridurre le ore di utilizzo del ferro e quindi i capi da stirare. Non necessitano di stiratura i capi intimi come mutande e canotte, i panni della cucina, asciugamani, i capi di lana o di materiale sintetico, i pantaloni da palestra, i jeans, l’abbigliamento sportivo e quello che si porta in casa. Le camice che sono state stese bene, hanno necessità di una veloce rifinitura e lo stesso discorso vale per pantaloni e gonne. Le lenzuola, tranne in casi particolari, possono non essere stirate e questo vale anche per tende e tovaglie da tavola.

Prima di accendere il ferro, è opportuno selezionare la biancheria suddividendola in base al materiale e quindi al calore che possono sopportare. Per il risparmio energetico, è bene iniziare da tutto ciò che non ha bisogno di temperature troppo alte, come per esempio la seta. Quando la mole di biancheria da stirare è quasi terminata, spegniamo il ferro e proseguiamo sfruttando il calore residuo. In caso di abbigliamento particolarmente spiegazzato, è opportuno inumidirlo, utilizzando uno spruzzatore pieno di acqua oppure dell’appretto.

Un buon rendimento del ferro da stiro dipende dalla sua manutenzione; ecco perchè è opportuno rimuovere eventuali incrostazioni di calcare e tenere pulita la piastra; invece, i ferri più recenti non hanno bisogno di questi trattamenti che vengono effettuati in maniera automatica.

Inoltre, è importante accendere il ferro durante le ore nelle quali il costo dell’energia è ridotto; per saperlo, è sufficiente controllare il contratto stipulato con il fornitore di energia.



Risparmio energetico a casa: usare bene il ferro da stiro

domenica 28 luglio 2013

Il lastrico solare con impianto fotovoltaico non paga l'IMU.Ottima soluzione risparmio

Una notizia che potrebbe rincuorare tanti, se si installa un impianto fotovoltaico su un lastrico solare non si paga la tanto odiata IMU. Sì, è così, l’impianto fotovoltaico a norma di legge rientra nelle categorie fittizie dunque non passibili di tassa IMU.


Una buona soluzione dunque per chi ha a la possibilità di sfruttare il lastrico solare e risparmiare guadagnandoci pure.


La notizia la si apprende da una recentissima query posta al Mef che ha poi stilato e reso nota la risoluzione n. 8 del 22 luglio 2013.


In pratica nella risoluzione reperibile online nel sito del ministero si osserva che il lastrico non è da considerare area edificabile passibile di IMU solo però se si installa un impianto fotovoltaico, a tal riguardo esistono anche delle sentenze, tra di esse è di notevole interesse la n. 10735 dell’8 maggio 2013 della Corte di Cassazione.


La risoluzione del MEF poi viene motivata anche con un’analisi dettagliata. Il lastrico solare in media è una superficie che copre un edificio, esso può essere una terrazza, dunque non è necessario pagare una ulteriore sovrattassa. I lastrici infatti sono di per sè ed in sè parti integranti dell’edificio e concorrono già alla determinazione della rendita catastale, ma è anche da notare, secondo quanto reperito nel sito del Ministero, che “Il lastrico solare rientra nelle “categorie fittizie” (F1 = area urbana, F2 = unità collabenti, F3 = unità in corso di costruzione, F4 = unità in corso di definizione ed F5 = lastrico solare), categorie che, anche se non sono previste nel quadro generale delle categorie perché non gli viene affiancata una rendita catastale, sono state introdotte per consentire la presentazione in Catasto di unità particolari (oltre ai lastrici solari anche corti urbane, unità in via di costruzione e altre) con il Docfa.”


Dunque la norma è la medesima delle altre categorie collabenti: non si paga l’IMU.



Il lastrico solare con impianto fotovoltaico non paga l'IMU.Ottima soluzione risparmio

mercoledì 24 luglio 2013

Risparmia energia in casa: ecco come usare bene il frigorifero

Il rispetto dell’ambiente passa imprescindibilmente dal risparmio energetico ed allora a parte lo sfruttare energie alternative è bene imparare a non sprecare energia a casa.


Uno dei maggiori costi rilevati in bolletta è dovuto all’uso scorretto degli elettrodomestici.


Hai mai pensato che il frigorifero, utilizzato al meglio può far diminuire le tue uscite per un buon 20% del totale complessivo della bolletta. Forse no.


Intanto è importante sapere che genere di frigorifero si possiede, in non poche abitazioni italiane si hanno ancora frigoriferi obsoleti, questo perchè in genere il frigo dura anni e anni, oggi di certo sarebbe opportuno spendere qualcosa e acquistare un frigorifero di classe A+++. L’investimento potrà risultare elevato ma in un anno la spesa sarà ammortizzata dal risparmio in bolletta.


E’ bene cambiare il frigo anche se cambia la situazione familiare, i figli crescono, la famiglia si restringe ed un elettrodomestico gigantesco non serve, sarebbe opportuno riciclarlo magari vendendolo di seconda mano ed acquistare uno di minore capacità.


Importantissimo poi è il posizionamento del frigo, insomma è sempre bene non tenerlo nei pressi di fonti di calore, dunque evitare finestre o zone verandate ma anche la presenza di termosifoni, forno o piano di cottura. Quando si posiziona il frigo evitare assolutamente di attaccarlo al muro in modo che la dispersione del calore sia agevolata.


Importante, per aumentare il risparmio è la costante pulizia dell’elettrodomestico dunque ogni 3 mesi è bene spostarlo e pulire la serpentina dopo aver staccato la spina. Se l’elettrodomestico non è nuovo, è bene sbrinarlo per rimuovere il ghiaccio e la brina che fa innalzare i consumi; prima di procedere, stacchiamo la corrente elettrica.


Poi buona norma è non mettere mai cibi caldi in frigo, sistemare le pietanze solo una volta che si siano sfreddate naturalmente all’esterno, infatti il calore richiede una maggior richiesta di elettricità che è necessaria per abbassare la temperatura interna.


Cibi e altro vanno messi in frigo e congelatore in giusta misura dunque evitare il sovraccarico e sopratutto evitare di far compiere all’elettrodomestico grandi sbalzi di temperatura.


E’ anche importante ricordare che la porta del frigorifero deve restare aperta solo il tempo minimo necessario per prendere o mettere qualcosa; inoltre, è bene evitare di aprirlo in continuazione perchè, così facendo, si consuma di più in quanto entra in funzione il condizionatore.


Quando si posiziona la temperatura è consigliabile scegliere +6 o +5, evitando di scegliere valori troppo bassi.


Se poi si parte in ferie il frigorifero va svuotato e spento, per evitare le muffe pulirlo doviziosamente e lascialo aperto.


Risparmio energetico assicurato.



Risparmia energia in casa: ecco come usare bene il frigorifero

lunedì 22 luglio 2013

Fotovoltaico fa risparmiare? Ecco come scoprirlo online

L’energia fotovoltaica interessa un numero sempre maggiore di utenti anche e sopratutto perchè fa risparmiare se poi è possibile calcolare il risparmio in anticipo allora è boom di richieste.


Un successo per la Schuco Italia che, grazie ad una speciale piattaforma, è riuscita ad ottenere oltre 35mila contatti in soli 2 mesi dalla nascita della speciale piattaforma online.


ECO schueco, innovativa  piattaforma Web,  che tra le varie funzioni, permette anche quella ci calcolare l’effettivo risparmio energetico della propria abitazione ma anche permette di calcolare i costi  per una ipotetica all’installazione di un impianto fotovoltaico di nuova generazione riducendo al minimo tutte le spese.


Insomma il simulatore riesce a calcolare diversi frangenti e presentare la soluzione più economica e riuscirà anche a stabilire quanto si potrà recuperare in energia dato l’esatto calcolo dell’inclinazione dei raggi solari nell’area dove verrà montato l’impianto.


Per avere il calcolo perfetto è necessario inserire alcuni parametri e si otterrà il calcolo di spesa e produzione.


Il risparmio energetico è concreto quando si parla di solare infatti un impianto fotovoltaico medio installato in Lombardia nell’area di Milano può essere una ottima soluzione se si pensa che una famiglia media di 3 persone spende intorno ai 1000 euro di energia elettrica ma con un tetto fotovoltaico in 25 anni guadagnerà 20mila euro.


Sicuramente un impianto fotovoltaico in tempo di crisi può essere una ottima soluzione perchè fa comunque risparmiare anche se è necessario un piccolo investimento iniziale.



Fotovoltaico fa risparmiare? Ecco come scoprirlo online

venerdì 19 luglio 2013

Risparmiare energia in casa? Usa bene la lavatrice

Il rispetto dell’ambiente passa anche attraverso il risparmio energetico, sicuramente puoi risparmiare energia installando impianti da fonti alternative come i pannelli fotovoltaici o le pale eoliche.


In casa si può cambiare il modo di utilizzare l’energia elettrica in casa può essere importante.


Tutti per esempio abbiamo la lavatrice, il costo medio della lavatrice in bolletta è tanto, bisogna sapere come utilizzarla ed il risparmio sarà assicurato.


La lavatrice è veramente necessaria, comoda, facile da utilizzare, è in grado di lavare rispettandoli, anche i tessuti più delicati.


Ad oggi nonostante la maggior parte degli elettrodomestici siano di classe A o A+ si devono fare ancora degli accorgimenti per risparmiare in casa non solo corrente elettrica ma anche acqua; attenzione all’ecolabel, un marchio che attesta che l’impatto della lavatrice sull’ambiente è contenuto.


Intanto si deve partire dal presupposto che la lavatrice va sempre utilizzata a pieno carino e mai a metà, evitare pertanto anche i cicli ecologici, anche la temperatura dei cicli è importante, è necessario ricordare che quelli a 90 gradi, che devono essere riservati a situazioni davvero eccezionali perchè inquinano e usano energia elettrica. Le lenzuola possono essere lavate a 60 gradi mentre, il resto del bucato può andare fra i 30 e i 40 gradi. Scegliendo soprattutto temperature medie, quindi 30 e 40 gradi, si ottiene anche un immediato risparmio energetico.


Non è mai necessario utilizzare il prelavaggio ormai esistono ottimi detersivi in commercio o si può mettere un po’ di detersivo sulle macchie più resistenti.


Molto importante è garantire la perfetta funzionalità del nostro elettrodomestico; per questo è importante pulire periodicamente il filtro, lavare il cassettino dove si pone il sapone e utilizzare un anticalcare. In vendita esistono numerosi prodotti specifici che possono essere alternati all’utilizzo dell’aceto di vino bianco.


Importantissimo però è sopratutto l’utilizzo orario della lavatrice, è consigliare lavare i panni il sabato e la domenica quando l’energia costa meno, oppure tra le 22 e le 5 del mattino facendo però attenzione a non disturbare la quiete dei vicini.


Sembra difficile ma è solo questione di abitudine, il carico di lavatrice si può tranquillamente fare la sera prima di uscire e al rientro, la notte si può stendere, sicuramente si risparmia energia e si rispetta l’ambiente.



Risparmiare energia in casa? Usa bene la lavatrice

mercoledì 17 luglio 2013

Risparmia dal 50 al 70% con le lampade a led

Hai mai pensato a risparmiare con le luci di casa? E’ possibile. Ormai le vecchie lampadine non si usano più, questo è assodato, in casa ed in ufficio però risparmiare la luce è necessario ed è importante sopratutto utilizzare tanti  piccoli accorgimenti che diventano però scelte necessarie.


Una delle migliori modalità di risparmio sembra essere quella di utilizzare le lampadine a led. Perchè?


Le lampadine a led sono innanzitutto sicure ed illuminano anche tre volte in più rispetto alla classica lampadina fluorescente poi se i led hanno forme particolari allora viene persino facilitata l’espansione della luce, fondamentale poi ricordare che il sistema a led non surriscalda mai l’ambiente circostante.


E’ vero che una lampadina a led costa molto ma è anche vero che dura in media 15000 ore e la sua luminosità non diminuisce per almeno 10000 ore diventando un supporto ottimo e duraturo che può sostituire persino i faretti che in media durano non oltre le 3mila ore.


Le bollette avranno una diminuzione sensibile se si sceglie di utilizzare il led in negozio, uffici ma anche soggiorni, cucine, bagni.L’utilizzo di lampadine a led oltre che a far abbassare l’importo delle bollette è un ottimo investimento per l’ambiente perchè esse hanno un impatto ambientale minore per l’assenza di piombo, mercurio e altri metalli pesanti in generale e a fine vita esse sono completamente riciclabili.


In media con una lampada a led si risparmia una cifra che va dal 50 al 70% e il peso della bolletta risulterà essere molto alleggerito.


Insomma scegliere lampadine di questo genere farà sicuramente migliorare sia la luminosità degli ambienti e terrà sicuramente bassa la bolletta.



Risparmia dal 50 al 70% con le lampade a led

domenica 14 luglio 2013

Decreto del Fare: efficienza energetica necessaria

Tra i vari punti del decreto del Fare è bene ricordare che ne esiste uno molto importante per noi appassionati di energia, risparmio energetico e fonti rinnovabili. Nel decreto esiste infatti la possibilità di ottenere sconti sulla bolletta.


Insomma… data la crisi sapere che il Governo stabilisce modalità per un risparmio energetico consapevole è una delle poche e rare buone notizie.


Il nostro Paese continua a consumare troppa energia elettrica, risparmiarne troppo poca e non sfruttare bene le fonti alternative… come se non bastasse, la corrente costa troppo in modo particolare per le industrie che si trovano a dover affrontare spese molto ingenti. Spesso ci si trova dinnanzi ad un rebus: ridurre l’operatività degli impianti con gravi danni per le aziende e l’indotto oppure adeguarsi al concetto di efficienza energetica.


L’obbligo di efficienza energetica come sappiamo è dato anche dal PAEE (Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica).


Ecco quindi che sembra siano in arrivo degli incentivi per installare motori elettrici ad alta efficienza, inverter su motori e compressori, impianti di cogenerazione ad alto rendimento, sistemi di refrigerazione e di recupero dei cascami termici perchè attraverso questi impianti innovativi l’efficienza energetica diventerebbe il valore aggiunto del made in Italy senza poi dimenticare che solo con questi ausili si ottiene l’energy saving.


Fare industria e risparmiare energia sembra siano le priorità date dal decreto del fare.


A breve probabilmente arriveranno gli incentivi e, ovviamente, vi terremo aggiornati.



Decreto del Fare: efficienza energetica necessaria

venerdì 12 luglio 2013

Il vento: una ricchezza poco sfruttata

Tra le fonti di energia rinnovabile c’è l’eolico, ne abbiamo scritto spesso. L’eolico però in Italia è veramente difficile da scegliere, ad oggi la burocrazia sembra essere una sorta di “montagna invalicabile.”


Da anni l’Anev, ovvero’Associazione Nazionale Energia del Vento chiede una sorta di snellimento delle pratiche ogni parola però sembra essere “detta al vento”.


Per Simone Togni, presidente Anev «C’è un grande bisogno di semplificazione e de-burocratizzazione. Questo però non significa togliere o non rispettare le regole, ma piuttosto farne di migliori» L’appello è l’ennesimo e si spera che questa volta verrà ascoltato anche perchè in Italia il vento è tanto e la sua energia potrebbe essere veramente salutare non solo per chi intente sfruttarla ma anche e sopratutto per il nostro ambiente che ne avrebbe un guadagno in termini di abbattimento dell’inquinamento.


Secondo i dati statistici rilevati dall’ANEV il vento è un importante patrimonio per l’Italia e per tutto il bacino Mediterraneo solo che deve essere sfruttato meglio, ad oggi è ottima la ricerca tecnica e scientifica ma è ancora troppo costoso un impianto eolico sia esso a pale o un tipico mini eolico usato nell’agricoltura ma non ancora diffuso.


Alcune regioni italiane stanno cercando di incentivare la produzione di energia da fonte vento, ottimi successi quelli ottenuti in Puglia. In Sardegna invece è notizia di qualche giorno fa, nascono nuovi incentivi a fondo perduto per l’impianto di mini eolici in aziende agricole. Ma tanto è ancora da fare.


L’industria del vento ad oggi conta 8.144 MW installati al 31 dicembre 2012, nel 2013 invece dovrebbero esserci ( 197,55 nuovi impianti per un totale di 13 TWh, è parecchio basta pensare che 18 TWh sono quelli prodotti dal fotovoltaico.


L’energia del vento può migliorare, servono però non solo incentivi governativi ma anche e sopratutto nuove procedure burocratiche atte a facilitarne l’impianto, specie quando si tratta di zone scarsamente urbanizzate o dove è acclarato che non vi è un patrimonio naturale così importante da essere salvaguardato.



Il vento: una ricchezza poco sfruttata