mercoledì 27 febbraio 2013

Porta di luce solare: un arredo ideale per il risparmio energetico

Quando tecnologia ed ambiente vanno di pari passo nascono interessanti pezzi d’arredo che diventano ancora più importanti in un’ottica di presente ecocompatibile.Il risparmio energetico di un’abitazione civile, dopo la messa in commercio dei vetri solari che permettono di sfruttare sia l’energia termica sia quella fotovoltaica,  è riuscito a trovare ulteriori campi dove essere applicato, ecco infatti nascere la porta solare.

La porta solare nasce grazie all’innovativa tecnologia di celle solari di terza generazione (DSC),  che come la fotosintesi clorofilliana, sfrutta il principio di generare energia elettrica anche senza la diretta esposizione alla luce solare. Particolarità che verrebbe molto utile se si integra alla normale illuminazione serale delle case, garantendo così, anche un significativo risparmio energetico, con il susseguente abbattimento dei costi sulla bolletta della luce.

Porta di Luce, così è stata chiamata l’innovativa porta solare, ha la capacità di produrre energia luminosa. Il principio di funzionamento è semplice: per mezzo di moduli fotovoltaici trasparenti, al posto dei classici vetri, vengono alimentate strisce luminose a led posizionate lungo il perimetro esterno della porta e nella parte centrale, creando così un effetto luminoso soffuso. Per comandare l’accensione e lo spegnimento dei led, si utilizzano dei sensori di posizione che comandano un dispositivo elettronico, con integrate delle batterie, integrato nella struttura stessa della porta. In questo modo aprendola e chiudendola si ha la possibilità di comandarne l’accensione o lo spegnimento.

La porta di luce, presentata qualche giorno a Spaziocasa, manifestazione svoltasi durante la Fiera di Vicenza, è nata dalla collaborazione fra la vicentina Tondin, specializzata nella costruzione di porte in legno pregiato, e una ditta coreana specializzata in tecnologia fotovoltaica, partendo dall’idea base di parare gli spazi esterni da quelli interni. Può essere costruita con moduli fotovoltaici di diverso colore e grado di trasparenza, e rappresenta il primo progetto per integrare con le energie rinnovabili con elementi interni ad una casa, in questo caso la porta d’ingresso, abbinando l’eleganza e la sostenibilità con un arredo in green style.


Porta di luce solare: un arredo ideale per il risparmio energetico

martedì 26 febbraio 2013

Cosa può fare la politica per sviluppare il fotovoltaico al meglio?

Lo scorso 19 febbraio, a Milano, si è tenuto un dibattito fra i rappresentanti dell’industria fotovoltaica nazionale e gli esponenti dei maggiori partiti candidati alle elezioni politiche. Durante l’incontro, ANIE/GIFI, per voce del suo presidente Valerio Natalizia, ha riproposto la richiesta di un impegno più incisivo da parte della politica per incrementare il settore dell’industria fotovoltaica e rilanciare l’economia italiana. Infatti, l’industria fotovoltaica italiana ha ormai maturato esperienza e affinato la tecnologia, per cui, una strategia politica comune permetterebbe di sfruttare al meglio queste capacità acquisite ed arrivare alla liberalizzazione del mercato elettrico, potenziando le infrastrutture di rete, rendendo accessibile il credito alle aziende e riducendone parte burocratica.

Da recenti studi europei, sono stati evidenziati i vantaggi indotti dall’utilizzo della tecnologia fotovoltaica ed  una evidente diminuzione del prezzo dell’energia elettrica fino a 0,48 euro cent/Kwh. Il raggiungimento di tale risultato è dovuto alla riduzione di tre fattori importanti: le perdite energetiche in rete,  le emissioni di CO2 in atmosfera e le importazioni dei combustibili fossili. Di conseguenza, durante l’ultimo anno, anche il costo per la produzione d’energia elettrica, durante l’intera vita dell’impianto fotovoltaico (LCOE), si è ridotto del 35%. Stesso discorso per i moduli fotovoltaici, il cui costo si riduce del 22% ad ogni raddoppio della potenza installata.

Tutte le parti politiche presenti all’incontro condividono la necessità di  lavorare in sinergia con gli operatori della green economy per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per l’abbattimento dei costi della bolletta, stimolando il mercato mediante misure incentivanti tipo SUE, RIU e detrazioni fiscali.

Natalizia conclude dice che l’impegno preso dalla politica davanti ai numerosi rappresentanti dell’industria fotovoltaica italiana, è la chiara volontà di operare su obbiettivi comuni che permettano di affrontare con molta determinazione le sfide per ottenere un ambiente e una qualità di vita migliore.


Cosa può fare la politica per sviluppare il fotovoltaico al meglio?

lunedì 25 febbraio 2013

Triciclo fotovoltaico per pulire i centri storici

Nasce dal made in Italy una nuova proposta di uso di energia fotovoltaica; il triciclo fotovoltaico. A Cartagena, in Colombia, la tecnologia fotovoltaica italiana sarà la principale artefice del piano di rivitalizzazione del  bel  centro storico.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra Glass ed Enrico Fontanari (Università di Architettura di Venezia – IUAV) ed è stato sviluppato presso la Cibicworkshop, del designer Aldo Cibic.

L’idea nasce dopo un accurato studio architettonico del centro storico di Cartagena e lo scoprire che tanti centri storici hanno vicoli piccoli e tortuosi difficili da pulire ecco dunque che nasce  un innovativo mezzo per la pulizia delle strade: il triciclo solare.

Cartagena, essendo situata nella fascia equatoriale, è caratterizzata da un clima torrido; infatti la temperatura media del luogo è di 28 gradi. Grazie a questo suo particolare irraggiamento solare, l’idea di base è stata di progettare un mezzo che utilizzasse tale fonte pulita, nel rispetto del territorio e del risparmio energetico. In più, la cittadina è in una zona pianeggiante e permette l’utilizzo di questo genere di mezzi a trazione umana.

La caratteristica principale di questo mezzo ecologico, è che sfrutta la pedalata assistita tramite l’energia solare. Sulle ruote anteriori avrà un contenitore verde per lo stoccaggio dei rifiuti, una calotta con sopra montati i pannelli fotovoltaici. Per mantenere minimo l’ingombro del mezzo, è stata adottata la soluzione di mettere il carico sull’asse longitudinale del mezzo, che permette, inoltre, all’operatore di prendere il carico senza scendere dal triciclo. Il tutto è unito in una linea essenziale che accomuna funzionalità, estetica e rispetto per l’ambiente.

La trazione assistita è caratterizzata da un piccolo motore elettrico situato sulle ruote anteriori, che si avvia appena si inizia a pedalare. Questo dispositivo permette di dare lo spunto d’avvio e di aiutare l’operatore ecologico durante la pedalata. Il coefficiente di ripartizione tra motore e ciclista pari ad 1:1.
In più, la calotta sulla quale sono installati i pannelli solari, oltre a ricaricare le batterie, lo ripara dalla prolungata esposizione solare.
Come a Cartagena, questa soluzione può essere adottata anche in altri Paesi, fra cui l’Italia, dove per alcuni mesi all’anno il sole fa da padrone.


Triciclo fotovoltaico per pulire i centri storici

Milano, 7 marzo, seminario sul fotovoltaico gestito dal CEI

L’anno passato, la riduzione delle quote incentivanti per l’entrata in vigore del Quinto Conto Energia e la non chiarezza su alcune linee guida, hanno indotto incertezza agli operatori del settore fotovoltaico. Senza contare il quasi esaurito fondo incentivante (6,7 miliardi di euro) che ha permesso la messa in funzione, fino ad oggi, di 490 mila impianti ad energia rinnovabile per un totale di 17 Gw di potenza complessiva.

Con il titolo “Il fotovoltaico: novità tecnologiche, legislative e normative”, il 7 marzo di quest’anno, si terrà a Milano, presso l’Hotel dei Cavalieri, un seminario sulle energie rinnovabili. Lo scopo di quest’incontro, organizzato dal Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI), è dare informazioni ai tecnici e imprese del settore sull’evolversi degli impianti fotovoltaici in Italia e sulle nuove norme legislative in merito. Saranno inoltre trattati argomenti come detrazioni fiscali (Irpef), lo scambio di posto e l’introduzione della quota d’autoconsumo per gli utenti residenziali.

Durante gli interventi dei vari relatori, saranno affrontate alcune tematiche come la qualità degli impianti, alla connessione alla rete elettrica italiana, al recupero e al riciclo dei moduli a fine vita. Inoltre, saranno fatti degli approfondimenti sui requisiti antincendio di un impianto fotovoltaico. Un accento sarà posto sulle modalità di presentazione dei documenti, relativi alla qualità di moduli e inverter, imposti dai due Decreti Ministeriali (4° e 5° Conto Energia), per poter usufruire delle tariffe incentivanti.

Vi sarà anche uno spazio dedicato alle norme CEI per quanto riguarda la progettazione e la realizzazione degli impianti fotovoltaici, a cui devono adeguarsi anche gli aggiornamenti legislativi prima di essere applicati, visto che il settore delle rinnovabili è in espansione e la tecnologia relativa sta facendo enormi progressi in svariati campi applicativi.

Per poter partecipare al Seminario, sul sito della CEI, sotto la voce Eventi, si può un’apposita scheda da compilare online.


Milano, 7 marzo, seminario sul fotovoltaico gestito dal CEI

lunedì 4 febbraio 2013

Detrazione Irpef per il fotovoltaico al 50% la conferma delle agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha finalmente confermato la possibilità di beneficiare della detrazione IRPEF del 50% in caso di ristrutturazioni edilizie con installazioni di impianti fotovoltaici, eseguite a partire dal 26 giugno 2012 e fino al 30 giugno 2013, visto che il fondo per gli incentivi del QCE ( 6.7 miliardi di euro ) è quasi esaurito. Il tetto massimo di questa ritenuta, è di 96 mila euro. A partire dal 1 luglio 2013, invece, la detrazione Irpef sarà del 36% con un tetto massimo di 48 mila euro.

Dell’agevolazione possono farne richiesta tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), residenti o meno in Italia.

Rientrano in questo fasciaoltre ai proprietari degli immobili, anche i titolari di diritti reali o personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi, con l’obbligatorietà di sostenere le spese relative all’installazione dell’impianto fotovoltaico. Hanno diritto alla detrazione i seguenti soggetti:

- proprietari o nudi proprietari;

- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);

- locatari o comodatari;

- soci di cooperative divise e indivise;

- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;

- soci di società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati;

- imprese familiari, alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

A questi vanno aggiunti anchei familiari conviventi del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento di ristrutturazione, a condizione, però, che tutti i bonifici e le fatture delle spese sostenute, siano intestate al richiedente.

L’Agenzia delle Entrate, inoltre, puntualizza che le detrazioni IRPEF del 50% sulle ristrutturazioni edilizie non possono essere cumulabili con gli incentivi previsti dal Conto Energia. In questa modo sarà il contribuente a decidere se optare per una o l’altra soluzione.


Detrazione Irpef per il fotovoltaico al 50% la conferma delle agenzia delle Entrate

Friuli Venezia Giulia: con il fotovoltaico è vero amore

Nel Friuli Venezia Giulia è amore per il fotovoltaico. Una recente indagine ha infatti dimostrato che una famiglia su 20 autoproduce l’energia che consuma.

Un dato che è veramente importante perchè rende concreto il lavoro di comunicazione messo in campo anche da moltissime imprese locali che seguendo il leit motiv dell’ecocompatibilità hanno cercato di resistere alla crisi indirizzandosi verso le nuove energie rinnovabili.

Il dato  friulano emerge dal consuntivo dell’attivita’ di Enel Distribuzione che, nel 2012, ha concluso l’allacciamento alla rete di oltre 5.000 nuovi impianti fotovoltaici.

Nonostante la zona geografica possa non sembrare congrua per il fotovoltaico la realtà dimostra il contrario ed è quello che fa stupire.

Il Friuli Venezia Giulia si conferma cosi’ tra le aree con la maggior concentrazione di impianti da fonti rinnovabili, con potenza complessiva di oltre 900 Megawatt, sufficienti a soddisfare le necessita’ di almeno 400.000 famiglie.


Friuli Venezia Giulia: con il fotovoltaico è vero amore