martedì 23 aprile 2013

Assoelettrica contesta dati di Irex

L’Assoelettrica, l’associazione nazionale delle imprese elettriche, mette in dubbio i dati presentati durante il convegno “Nuove energie, nuove strategie”, da Althesys, società di consulenza nel settore ambiente ed energia, all’annuale Irex Report , in riferimento alla convenienza del fotovoltaico in termini di diminuzione dei costi energetici.


Secondo quanto afferma Althesys, nel 2012 la differenza tra il Prezzo Unico Nazionale (PUN) nelle ore di picco in cui gli impianti fotovoltaici producono energia e il PUN delle ore di picco quando l’assorbono, è variata tra gli 8 e i 42 €/MWh, contro i 2-14 €/MWh dell’anno precedente. Questo ha permesso un risparmio di circa 1,42 miliardi di euro nel 2012, contro i 396 milioni del 2011, cioè quasi il quadruplo.


Secondo Assoelettrica però, il dato ha solo variato il valore delle medie orarie dei prezzi di Borsa, per cui il picco di prezzo non corrisponde alla massima domanda di energia, facendo chiudere il conto finale in pareggio e senza nessun beneficio effettivo. Tutto questo senza influenzare il prezzo complessivo che i consumatori hanno pagato e sui quali grava invece interamente l’onere degli incentivi del Quinto Conto Energia: 6,7 miliardi di euro all’anno.


Il dubbio sollevato da Assoelettrica è già stato chiarito nel report. Infatti la diminuzione dei prezzi dell’energia prodotta da un impianto fotovoltaico nelle ore diurne (peak shaving), ha comportato il conseguente aumento di quelli delle ore serali, quando l’impianto non è in produzione. L’aumento del picco serale, nel 2012, ha fatto aumentare l’onere di 586 milioni di euro, rispetto all’anno precedente. Facendo un calcolo molto prudente, se a 1,42 miliardi di euro sottraiamo i circa 586 milioni dell’onere, rimangono circa 838 milioni di euro. Il risultato ottenuto dimostra l’effettivo beneficio della riduzione del prezzo dovuta al fotovoltaico nella fascia diurna.



Assoelettrica contesta dati di Irex

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