Per il Belgio, lâenergia eolica è una risorsa molto importante, anche se è solo il 4% dellâenergia  totale rinnovabile sembra addirittura che spesso  se ne produca più di quanta la rete può assorbirne. Per poter sfruttare questa energia in surplus, il Governo del Paese ha dato il via ad un progetto, voluto fortemente dal ministro dellâeconomia Johan Lanotte, per la costruzione di unâisola artificiale che darà la possibilità di accumularla e di riutilizzarla.
Lâatollo artificiale, simile ad una grande ciambella del diametro di 2,5 chilometri, sarà posizionata a circa 3 chilometri dalla costa, in prossimità di 3 imponenti parchi eolici e sarà in grado di immagazzinare lâenergia prodotta dalle correnti che sferzano il Mare del Nord. Questa soluzione permetterebbe la chiusura delle due centrali nucleari di Doel e di Tihange.
Avendo solo la funzione di stoccaggio, lâatollo darebbe la possibilità di immagazzinare lâenergia in eccesso prodotta dai tre parchi eolici, evitando, così, il problema di dispersione dovuto ai periodi di bassa richiesta di energia elettrica. Infatti, il Belgio, ha la capacità di produrre una grande quantità di energia grazie al vento, ma la maggior parte di essa viene persa perchè prodotta in più rispetto al fabbisogno della rete e non la si può riutilizzare quando il vento si calma o maggiore è la richiesta.
Lâatollo artificiale eliminerà questo problema, utilizzando lâenergia in eccesso per pompare acqua in un serbatoio e facendo, poi, fluire il liquido in un altro invaso, di modo che possa azionare una turbina per produrre energia elettrica. Questa soluzione, che sfrutta, per così dire, il principio dei vasi comunicanti, darà sicuramente un forte impulso alla transizione del Paese verso le energie rinnovabili. Lâaumento dei generatori eolici, secondo i piani del governo di Bruxelles, permetterà di passare da una produzione di 380 Mw a 2300 Mw, entro il 2020.
L'atollo del vento, un'idea del Belgio, novità per l'eolico
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