lunedì 17 giugno 2013

Impianto fotovoltaico: scegliere in base a convenienza e costi ecco come

Negli ultimi anni vi è stato un ribasso del costo di un impianto fotovoltaico. Infatti, in Italia, mentre 4 anni fa il costo era di 7 mila euro al Kw chiavi in mano ora viene meno di 3 mila euro/Kw per un piccolo impianto fotovoltaico.


Oggi, per una realizzazione di un impianto fotovoltaico domestico da 3 o 4 Kw su tetto,il costo è meno di 9 mila euro. Ormai esauriti gli incentivi del quinto Conto Energia, la convenienza dell’installazione o no di un impianto da fonte rinnovabile, dipende da diversi fattori: detrazioni fiscali, profilo di consumo energetico famigliare, tipo di convenzione stipulata col GSE, quantità di autoconsumo istantaneo e via dicendo; riassumendo, dipende da quanto si riesce a risparmiare sulla bolletta energetica e dal ritorno economico sul costo dell’impianto impianto fotovoltaico.


Un altro fattore che ne determina la convenienza è il fatto che, a livello globale, la produzione dei moduli fotovoltaici è superiore alla richiesta (over supply), per cui il loro prezzo è sceso drasticamente rispetto a qualche anno fa.


Anche se il mercato europeo del fotovoltaico è abbastanza recente, l’Italia, dopo Germania e Spagna, è un fautore del suo sviluppo. Nel biennio 2011-2012, infatti, ha raggiunto il primato mondiale in termini di installato. E ciò è avvenuto grazie agli incentivi messi a disposizione dai vari Conti Energia, che hanno attirato numerosi investitori internazionali. Tutto questo porta, anche, ad una certa instabilità, perchè se da una parte la domanda globale si adatta all’offerta per un impianto fotovoltaico, dall’altra c’è la concorrenza sui prezzi tra i Paesi coinvolti in questa branca di mercato globale; difatti, il costo di un impianto fotovoltaico, è condizionato, a volte, dalla presenza delle politiche sugli incentivi da parte di questi Paesi.


Un esempio è il caso della Cina. Il governo di questo grande Paese, sovvenziona in prima persona le imprese produttrici di moduli fotovoltaici. Questo ha abbassato enormemente il costo di produzione e di vendita dei pannelli fotovoltaici, per cui la Cina esporta i suoi prodotti in Europa e in America, mettendo in crisi le imprese del fotovoltaico di questi Paesi, le quali hanno difficoltà per essere concorrenziali, avendo costi di produzione più elevati.


Tutti questi fattori di globalizzazione, hanno portato il trend dei prezzi ad un forte ribasso e per tamponare questo dissesto commerciale, sono state messe in atto misure anti-dumping contro i prodotti cinesi. Questo tipo di misure protettive sono dei dazi doganali imposti ai prodotti importati da determinati paesi che, per varie ragioni, offrono i prodotti a prezzi di acquisto fuori borsa, creando, così, un danno commerciale alle aziende del Paese importatore.



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