venerdì 3 maggio 2013

Fotovoltaico 2013: trend dei prezzi

I produttori di celle e moduli fotovoltaici, vuoi per le recenti misure anti dumping messe in atto per contrastare la concorrenza della Cina, vuoi per l’esaurirsi degli incentivi statali, hanno ridotto ulteriormente i prezzi rispetto agli anni precedenti, diminuendo così i loro margini di guadagno.


Per ciò che concerne il fotovoltaico policristallino e monocristallino, hanno avuto entrambi, nel corso del 2012, una diminuzione del 20-25%, mentre durante l’anno precedente, la diminuzione è stata più significativa, raggiungendo circa il 41%. Il calo dei costi di produzione, invece sono stati minimi, con una media del 15%. Per il mercato italiano, questa forte riduzione del prezzo del fotovoltaico, ha creato non pochi problemi alla filiera dei moduli fotovoltaici. Questo ha costretto molte aziende italiane, a diminuire di molto i loro margini di guadagno, nonostante la maggiore economicità sull’acquisto delle celle fotovoltaiche dall’estero.


Il fotovoltaico con silicio amorfo, invece la diminuzione è stata circa del 45%, valore in linea con l’inizio del 2013. La caduta di questo tipo di materiale ha causato un valore in negativo dei margini di guadagno, nonostante i prezzi di mercato siano stati, a volte, al disotto di tale valore.


Chi ha contenuto un po’ la caduta dei prezzi, sono stati i moduli fotovoltaici al telloruro di cadmio. Rispetto alla diminuzione del 33% verificatasi nel 2011, nell’anno successivo si è attestata a circa il 16%. Il margine di guadagno, rispetto ai tre casi precedenti, grazie anche alla sensibile diminuzione dei costi di produzione, è stata del 8%, quasi in linea con l’inizio del 2013.


Anche per gli inverter vi è stato un trend decrescente di circa il 21%, con un calo dei costi di produzione di circa il 19%, ma, nonostante ciò, hanno garantito un margine di guadagno del 16%.


A differenza dei moduli, però, l’andamento nn è stato regolare, avendo avuto nel 2012 anche aumenti, dovuti alla fine del Quarto Conto Energia in Italia e la riduzione degli incentivi in Germania, che ha portato ad un aumento della domanda per un impianto fotovoltaico, con il susseguente aumento dei prezzi.


Il calo del trend finora analizzato, è riferito hai costi dei produttori. Per quanto riguarda i prezzi chiavi in mano per l’utente finale, grazie alla diminuzione dei costi del prodotto, sono risultati più bassi. L’Energy Strategy Group, un gruppo di ricerca del politecnico di Milano, ha fatto una stima dei prezzi medi di mercato, a inizio 2013, di tre tipologie di impianti fotovoltaici: da 3 Kwp, da 200 Kwp e da 1.000 Kwp di potenza di picco.


L’impianto da 3 Kwp, quello per uso domestico e che consta di 25 mq di pannelli installati su tetto a falda, costa in media 2.500 €/Kwp IVA compresa, per un totale di circa 7.500 euro. Il calo, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e stato del 20%.


Per quello da 200 Kwp, installato in genere su coperture di capannoni, di aziende o a terra, costa mediamente 1.500 €/Kwp, per un totale che si aggira sui 300 mila euro. Anche per questa tipologia d’impianto il calo è stato intorno al 20%.


Infine, i prezzi del fotovoltaico da 1.000 Kwp di potenza, hanno un costo medio di circa 950 €/Kwp, con un prezzo totale che si aggira su 1 milione di euro, con un calo del 35%. Questo calo superiore è dovuto anche al privilegio dato agli impianti di piccola e media potenza dall’ultimo Conto Energia.


La stima del calo del prezzo medio per il 2013, è prevista in un graduale rallentamento. Nella tabella sotto riportata, si stima che:



  • 11% per i mono e poli cristallini

  • 5% per moduli al silicio amorfo

  • 15% per moduli CdTe

  • 13% per inverter sotto i 5Kw

  • 10% per inverter da 5 a 100 Kw

  • 8% per inverter oltre 100 Kw



Fotovoltaico 2013: trend dei prezzi

Nessun commento:

Posta un commento