lunedì 27 maggio 2013

Dopo il Conto Energia quale futuro? Una ipotesi

Oramai il Conto Energia ha raggiunto la soglia di spesa dei 6,7 miliardi e in questo nuovo contesto, il fotovoltaico italiano si prepara a cambiare metodo d’investimento. Mentre prima si poteva contare su un contributo sicuro che garantiva un risparmio notevole, ora occorrerà confrontarsi con una serie di opzioni e, valutandone la convenienza e scegliere quello che soddisfa di più le nostre esigenze.

Per investire nel fotovoltaico senza incentivi occorre cambiare modo di pensare, tralasciando l’idea di investire e passare a quella di produrre energia pulita per ricavarne i benefici economici; occorre sperimentare nuovi modelli d’investimento che ne ottimizzino la produzione, dando valore all’energia. Questo include anche il saper gestire un livello di rischio d’impresa, per via dei guadagni ridotti, rispetto al passato, senza contare il momento sfavorevole non solo per le rinnovabili, ma per l’intero comparto della produzione d’energia elettrica.

Al Next Wave PV, il convegno organizzato da eLeMeNS sul fotovoltaico senza incentivi, tenutosi pochi giorni fa a Milano, sono stati individuati due metodi per operare. Il primo è in market parity, cioè a costi competitivi con il mercato all’ingrosso. Con questo metodo, secondo la dimensione dell’impianto, ci si può rivolgere a destinatari diversi, come la Borsa elettrica, operatori finanziari, consumatori finali o al GSE per mezzo del ritiro dedicato e prezzo minimo garantito. Il secondo è in grid parity, ossia per investimenti competitivi rispetto all’energia comperata dalla rete. In questo caso ci si deve rivolgere a clienti finali con i vari modelli di SEU (Sistemi Efficienti di Utenza) e, in particolare, con i modelli merchant. In tutti i casi, e in particolar modo nei modelli merchant, dove sì ci confronta direttamente con le complesse dinamiche della Borsa Elettrica o un finanziamento a breve termine, dove la gestione del rischio è reale e, di conseguenza, accedere al credito, comporta non qualche difficoltà.

Un’ultima possibilità, ma attualmente non è stata ancora attivata, sono gli accumuli a prezzi ragionevoli, legati all’utilizzo degli inverter e delle batterie di accumulo, che verranno immessi sul mercato, a prezzi accessibili per gli utenti domestici, all’inizio del 2014.



Dopo il Conto Energia quale futuro? Una ipotesi

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