mercoledì 31 luglio 2013

Elettrodomestici in stand by? No grazie io rispetto l'ambiente

Hai mai pensato che in casa ci sia un grosso dispendio di energia elettrica consapevole? Forse no. Quando spegni tutti i punti luce ed è buio non è difficile notare una marea di lucine luminescenti rosse, verdi e talvolta blu, non sei il primo e nemmeno l’ultimo che le usa per orientarsi in casa. Sapevi però che fanno aumentare tantissimo la tua bolletta elettrica? Forse no.


Ecco come risparmiare con una idea semplice da mettere in pratica: ogni elettrodomestico lasciato in stand by consuma e non poco.


E’ credenza generale ritenere che un elettrodomestico in stand by non consumi ed allora è uso comune lasciare pc, tv e quanto altro perennemente pronti all’uso, in stand by.


E’ meglio però spegnere tutto. Infatti è stato dimostrato da un un recente studio che un apparecchio elettronico lasciato in stand by consuma circa 50 Twh in un anno e se si pensa che un Twh, o terawatt-ora, corrisponde a mille Mwh, o megawatt-ora ci si rende conto quanto effettivamente è dispendiosa la lucina dei nostri apparecchi: il costo in bolletta potrebbe raggiungere o superare i 250 euro annuali. Spegnendo l’apparecchiatura risparmiamo e tanto. Lo sapevi? Probabilmente no.


Sono queste piccole norme di economia domestica che fan bene a tutti, alle tasche, all’ambiente e all’energia.


La soluzione più immediata è quella di spegnere e non lasciare l’apparecchio in stand by ma a volte la fretta è cattiva consigliera e spesso nemmeno ci si ricorda di spegnere gli apparecchi, con qualche euro si può comprare un altro apparecchio che gestisce tanti elettrodomestici insieme. Si tratta di una ciabatta a cui si possono collegare tanti altri elettrodomestici e attraverso l’apposito tasto di accensione o spegnimento la ciabatta smette di fornire corrente elettrica a tutti gli elettrodomestici collegati.


In questo modo però nessuno spreco e tanto sollievo alle tasche. Se poi vuoi strafare, il consiglio è quello di acquistare una delle innovative multi-prese elettriche intelligenti, strumentazione complessa che dopo il mancato utilizzo di un apparecchio disattiva la fornitura elettrica dell’apparecchio che viene lasciato in stand by, ad oggi esistono persino quelle programmabili. Pensaci un po’ su :)



Elettrodomestici in stand by? No grazie io rispetto l'ambiente

lunedì 29 luglio 2013

Risparmio energetico a casa: usare bene il ferro da stiro

Stirare è un’attività faticosa e dispendiosa infatti, l’utilizzo del ferro da stiro incide sull’importo finale della bolletta energetica.


Come per tutti gli elettrodomestici, è opportuno utilizzarlo con parsimonia, cercando di sfruttare al meglio le sue potenzialità.

Per ottenere un buon risparmio energetico, è consigliabile acquistare ferri da stiro innovativi, perchè questi riescono ad ottimizzare le prestazioni, sfruttando al massimo il vapore.

E’ fondamentale ricordarsi che più è alta la temperatura alla quale si regola l’apparecchio e più si innalza il consumo di energia elettrica. Se durante lo stiraggio ci si deve interrompere la tensione elettrica, è opportuno staccare la spina, onde evitare sprechi.

Per avere un buon risparmio energetico è importante che, durante il lavaggio, si preferiscano le centrifughe non eccessive che, oltre ad indebolire i tessuti, li rendono eccessivamente spiegazzati. Alcune lavatrici sono dotate di programmi di lavaggio particolari, come quelli per capi delicati, che prevedono una centrifuga poco violenta che riduce, notevolmente, la necessità di stirare.

Se si desidera utilizzare il meno possibile il ferro da stiro, bisogna stendere con precisione evitando di lasciare segni e pieghe. I capi devono essere ben sbattuti e le mollette devono essere posizionati in posti nascosti, come per esempio sulle cuciture. Le camice si stendono sulle grucce e i pantaloni si appendono al rovescio fissandoli alla vita.

Per risparmiare sull’energia elettrica è necessario ridurre le ore di utilizzo del ferro e quindi i capi da stirare. Non necessitano di stiratura i capi intimi come mutande e canotte, i panni della cucina, asciugamani, i capi di lana o di materiale sintetico, i pantaloni da palestra, i jeans, l’abbigliamento sportivo e quello che si porta in casa. Le camice che sono state stese bene, hanno necessità di una veloce rifinitura e lo stesso discorso vale per pantaloni e gonne. Le lenzuola, tranne in casi particolari, possono non essere stirate e questo vale anche per tende e tovaglie da tavola.

Prima di accendere il ferro, è opportuno selezionare la biancheria suddividendola in base al materiale e quindi al calore che possono sopportare. Per il risparmio energetico, è bene iniziare da tutto ciò che non ha bisogno di temperature troppo alte, come per esempio la seta. Quando la mole di biancheria da stirare è quasi terminata, spegniamo il ferro e proseguiamo sfruttando il calore residuo. In caso di abbigliamento particolarmente spiegazzato, è opportuno inumidirlo, utilizzando uno spruzzatore pieno di acqua oppure dell’appretto.

Un buon rendimento del ferro da stiro dipende dalla sua manutenzione; ecco perchè è opportuno rimuovere eventuali incrostazioni di calcare e tenere pulita la piastra; invece, i ferri più recenti non hanno bisogno di questi trattamenti che vengono effettuati in maniera automatica.

Inoltre, è importante accendere il ferro durante le ore nelle quali il costo dell’energia è ridotto; per saperlo, è sufficiente controllare il contratto stipulato con il fornitore di energia.



Risparmio energetico a casa: usare bene il ferro da stiro

domenica 28 luglio 2013

Il lastrico solare con impianto fotovoltaico non paga l'IMU.Ottima soluzione risparmio

Una notizia che potrebbe rincuorare tanti, se si installa un impianto fotovoltaico su un lastrico solare non si paga la tanto odiata IMU. Sì, è così, l’impianto fotovoltaico a norma di legge rientra nelle categorie fittizie dunque non passibili di tassa IMU.


Una buona soluzione dunque per chi ha a la possibilità di sfruttare il lastrico solare e risparmiare guadagnandoci pure.


La notizia la si apprende da una recentissima query posta al Mef che ha poi stilato e reso nota la risoluzione n. 8 del 22 luglio 2013.


In pratica nella risoluzione reperibile online nel sito del ministero si osserva che il lastrico non è da considerare area edificabile passibile di IMU solo però se si installa un impianto fotovoltaico, a tal riguardo esistono anche delle sentenze, tra di esse è di notevole interesse la n. 10735 dell’8 maggio 2013 della Corte di Cassazione.


La risoluzione del MEF poi viene motivata anche con un’analisi dettagliata. Il lastrico solare in media è una superficie che copre un edificio, esso può essere una terrazza, dunque non è necessario pagare una ulteriore sovrattassa. I lastrici infatti sono di per sè ed in sè parti integranti dell’edificio e concorrono già alla determinazione della rendita catastale, ma è anche da notare, secondo quanto reperito nel sito del Ministero, che “Il lastrico solare rientra nelle “categorie fittizie” (F1 = area urbana, F2 = unità collabenti, F3 = unità in corso di costruzione, F4 = unità in corso di definizione ed F5 = lastrico solare), categorie che, anche se non sono previste nel quadro generale delle categorie perché non gli viene affiancata una rendita catastale, sono state introdotte per consentire la presentazione in Catasto di unità particolari (oltre ai lastrici solari anche corti urbane, unità in via di costruzione e altre) con il Docfa.”


Dunque la norma è la medesima delle altre categorie collabenti: non si paga l’IMU.



Il lastrico solare con impianto fotovoltaico non paga l'IMU.Ottima soluzione risparmio

mercoledì 24 luglio 2013

Risparmia energia in casa: ecco come usare bene il frigorifero

Il rispetto dell’ambiente passa imprescindibilmente dal risparmio energetico ed allora a parte lo sfruttare energie alternative è bene imparare a non sprecare energia a casa.


Uno dei maggiori costi rilevati in bolletta è dovuto all’uso scorretto degli elettrodomestici.


Hai mai pensato che il frigorifero, utilizzato al meglio può far diminuire le tue uscite per un buon 20% del totale complessivo della bolletta. Forse no.


Intanto è importante sapere che genere di frigorifero si possiede, in non poche abitazioni italiane si hanno ancora frigoriferi obsoleti, questo perchè in genere il frigo dura anni e anni, oggi di certo sarebbe opportuno spendere qualcosa e acquistare un frigorifero di classe A+++. L’investimento potrà risultare elevato ma in un anno la spesa sarà ammortizzata dal risparmio in bolletta.


E’ bene cambiare il frigo anche se cambia la situazione familiare, i figli crescono, la famiglia si restringe ed un elettrodomestico gigantesco non serve, sarebbe opportuno riciclarlo magari vendendolo di seconda mano ed acquistare uno di minore capacità.


Importantissimo poi è il posizionamento del frigo, insomma è sempre bene non tenerlo nei pressi di fonti di calore, dunque evitare finestre o zone verandate ma anche la presenza di termosifoni, forno o piano di cottura. Quando si posiziona il frigo evitare assolutamente di attaccarlo al muro in modo che la dispersione del calore sia agevolata.


Importante, per aumentare il risparmio è la costante pulizia dell’elettrodomestico dunque ogni 3 mesi è bene spostarlo e pulire la serpentina dopo aver staccato la spina. Se l’elettrodomestico non è nuovo, è bene sbrinarlo per rimuovere il ghiaccio e la brina che fa innalzare i consumi; prima di procedere, stacchiamo la corrente elettrica.


Poi buona norma è non mettere mai cibi caldi in frigo, sistemare le pietanze solo una volta che si siano sfreddate naturalmente all’esterno, infatti il calore richiede una maggior richiesta di elettricità che è necessaria per abbassare la temperatura interna.


Cibi e altro vanno messi in frigo e congelatore in giusta misura dunque evitare il sovraccarico e sopratutto evitare di far compiere all’elettrodomestico grandi sbalzi di temperatura.


E’ anche importante ricordare che la porta del frigorifero deve restare aperta solo il tempo minimo necessario per prendere o mettere qualcosa; inoltre, è bene evitare di aprirlo in continuazione perchè, così facendo, si consuma di più in quanto entra in funzione il condizionatore.


Quando si posiziona la temperatura è consigliabile scegliere +6 o +5, evitando di scegliere valori troppo bassi.


Se poi si parte in ferie il frigorifero va svuotato e spento, per evitare le muffe pulirlo doviziosamente e lascialo aperto.


Risparmio energetico assicurato.



Risparmia energia in casa: ecco come usare bene il frigorifero

lunedì 22 luglio 2013

Fotovoltaico fa risparmiare? Ecco come scoprirlo online

L’energia fotovoltaica interessa un numero sempre maggiore di utenti anche e sopratutto perchè fa risparmiare se poi è possibile calcolare il risparmio in anticipo allora è boom di richieste.


Un successo per la Schuco Italia che, grazie ad una speciale piattaforma, è riuscita ad ottenere oltre 35mila contatti in soli 2 mesi dalla nascita della speciale piattaforma online.


ECO schueco, innovativa  piattaforma Web,  che tra le varie funzioni, permette anche quella ci calcolare l’effettivo risparmio energetico della propria abitazione ma anche permette di calcolare i costi  per una ipotetica all’installazione di un impianto fotovoltaico di nuova generazione riducendo al minimo tutte le spese.


Insomma il simulatore riesce a calcolare diversi frangenti e presentare la soluzione più economica e riuscirà anche a stabilire quanto si potrà recuperare in energia dato l’esatto calcolo dell’inclinazione dei raggi solari nell’area dove verrà montato l’impianto.


Per avere il calcolo perfetto è necessario inserire alcuni parametri e si otterrà il calcolo di spesa e produzione.


Il risparmio energetico è concreto quando si parla di solare infatti un impianto fotovoltaico medio installato in Lombardia nell’area di Milano può essere una ottima soluzione se si pensa che una famiglia media di 3 persone spende intorno ai 1000 euro di energia elettrica ma con un tetto fotovoltaico in 25 anni guadagnerà 20mila euro.


Sicuramente un impianto fotovoltaico in tempo di crisi può essere una ottima soluzione perchè fa comunque risparmiare anche se è necessario un piccolo investimento iniziale.



Fotovoltaico fa risparmiare? Ecco come scoprirlo online

venerdì 19 luglio 2013

Risparmiare energia in casa? Usa bene la lavatrice

Il rispetto dell’ambiente passa anche attraverso il risparmio energetico, sicuramente puoi risparmiare energia installando impianti da fonti alternative come i pannelli fotovoltaici o le pale eoliche.


In casa si può cambiare il modo di utilizzare l’energia elettrica in casa può essere importante.


Tutti per esempio abbiamo la lavatrice, il costo medio della lavatrice in bolletta è tanto, bisogna sapere come utilizzarla ed il risparmio sarà assicurato.


La lavatrice è veramente necessaria, comoda, facile da utilizzare, è in grado di lavare rispettandoli, anche i tessuti più delicati.


Ad oggi nonostante la maggior parte degli elettrodomestici siano di classe A o A+ si devono fare ancora degli accorgimenti per risparmiare in casa non solo corrente elettrica ma anche acqua; attenzione all’ecolabel, un marchio che attesta che l’impatto della lavatrice sull’ambiente è contenuto.


Intanto si deve partire dal presupposto che la lavatrice va sempre utilizzata a pieno carino e mai a metà, evitare pertanto anche i cicli ecologici, anche la temperatura dei cicli è importante, è necessario ricordare che quelli a 90 gradi, che devono essere riservati a situazioni davvero eccezionali perchè inquinano e usano energia elettrica. Le lenzuola possono essere lavate a 60 gradi mentre, il resto del bucato può andare fra i 30 e i 40 gradi. Scegliendo soprattutto temperature medie, quindi 30 e 40 gradi, si ottiene anche un immediato risparmio energetico.


Non è mai necessario utilizzare il prelavaggio ormai esistono ottimi detersivi in commercio o si può mettere un po’ di detersivo sulle macchie più resistenti.


Molto importante è garantire la perfetta funzionalità del nostro elettrodomestico; per questo è importante pulire periodicamente il filtro, lavare il cassettino dove si pone il sapone e utilizzare un anticalcare. In vendita esistono numerosi prodotti specifici che possono essere alternati all’utilizzo dell’aceto di vino bianco.


Importantissimo però è sopratutto l’utilizzo orario della lavatrice, è consigliare lavare i panni il sabato e la domenica quando l’energia costa meno, oppure tra le 22 e le 5 del mattino facendo però attenzione a non disturbare la quiete dei vicini.


Sembra difficile ma è solo questione di abitudine, il carico di lavatrice si può tranquillamente fare la sera prima di uscire e al rientro, la notte si può stendere, sicuramente si risparmia energia e si rispetta l’ambiente.



Risparmiare energia in casa? Usa bene la lavatrice

mercoledì 17 luglio 2013

Risparmia dal 50 al 70% con le lampade a led

Hai mai pensato a risparmiare con le luci di casa? E’ possibile. Ormai le vecchie lampadine non si usano più, questo è assodato, in casa ed in ufficio però risparmiare la luce è necessario ed è importante sopratutto utilizzare tanti  piccoli accorgimenti che diventano però scelte necessarie.


Una delle migliori modalità di risparmio sembra essere quella di utilizzare le lampadine a led. Perchè?


Le lampadine a led sono innanzitutto sicure ed illuminano anche tre volte in più rispetto alla classica lampadina fluorescente poi se i led hanno forme particolari allora viene persino facilitata l’espansione della luce, fondamentale poi ricordare che il sistema a led non surriscalda mai l’ambiente circostante.


E’ vero che una lampadina a led costa molto ma è anche vero che dura in media 15000 ore e la sua luminosità non diminuisce per almeno 10000 ore diventando un supporto ottimo e duraturo che può sostituire persino i faretti che in media durano non oltre le 3mila ore.


Le bollette avranno una diminuzione sensibile se si sceglie di utilizzare il led in negozio, uffici ma anche soggiorni, cucine, bagni.L’utilizzo di lampadine a led oltre che a far abbassare l’importo delle bollette è un ottimo investimento per l’ambiente perchè esse hanno un impatto ambientale minore per l’assenza di piombo, mercurio e altri metalli pesanti in generale e a fine vita esse sono completamente riciclabili.


In media con una lampada a led si risparmia una cifra che va dal 50 al 70% e il peso della bolletta risulterà essere molto alleggerito.


Insomma scegliere lampadine di questo genere farà sicuramente migliorare sia la luminosità degli ambienti e terrà sicuramente bassa la bolletta.



Risparmia dal 50 al 70% con le lampade a led

domenica 14 luglio 2013

Decreto del Fare: efficienza energetica necessaria

Tra i vari punti del decreto del Fare è bene ricordare che ne esiste uno molto importante per noi appassionati di energia, risparmio energetico e fonti rinnovabili. Nel decreto esiste infatti la possibilità di ottenere sconti sulla bolletta.


Insomma… data la crisi sapere che il Governo stabilisce modalità per un risparmio energetico consapevole è una delle poche e rare buone notizie.


Il nostro Paese continua a consumare troppa energia elettrica, risparmiarne troppo poca e non sfruttare bene le fonti alternative… come se non bastasse, la corrente costa troppo in modo particolare per le industrie che si trovano a dover affrontare spese molto ingenti. Spesso ci si trova dinnanzi ad un rebus: ridurre l’operatività degli impianti con gravi danni per le aziende e l’indotto oppure adeguarsi al concetto di efficienza energetica.


L’obbligo di efficienza energetica come sappiamo è dato anche dal PAEE (Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica).


Ecco quindi che sembra siano in arrivo degli incentivi per installare motori elettrici ad alta efficienza, inverter su motori e compressori, impianti di cogenerazione ad alto rendimento, sistemi di refrigerazione e di recupero dei cascami termici perchè attraverso questi impianti innovativi l’efficienza energetica diventerebbe il valore aggiunto del made in Italy senza poi dimenticare che solo con questi ausili si ottiene l’energy saving.


Fare industria e risparmiare energia sembra siano le priorità date dal decreto del fare.


A breve probabilmente arriveranno gli incentivi e, ovviamente, vi terremo aggiornati.



Decreto del Fare: efficienza energetica necessaria

venerdì 12 luglio 2013

Il vento: una ricchezza poco sfruttata

Tra le fonti di energia rinnovabile c’è l’eolico, ne abbiamo scritto spesso. L’eolico però in Italia è veramente difficile da scegliere, ad oggi la burocrazia sembra essere una sorta di “montagna invalicabile.”


Da anni l’Anev, ovvero’Associazione Nazionale Energia del Vento chiede una sorta di snellimento delle pratiche ogni parola però sembra essere “detta al vento”.


Per Simone Togni, presidente Anev «C’è un grande bisogno di semplificazione e de-burocratizzazione. Questo però non significa togliere o non rispettare le regole, ma piuttosto farne di migliori» L’appello è l’ennesimo e si spera che questa volta verrà ascoltato anche perchè in Italia il vento è tanto e la sua energia potrebbe essere veramente salutare non solo per chi intente sfruttarla ma anche e sopratutto per il nostro ambiente che ne avrebbe un guadagno in termini di abbattimento dell’inquinamento.


Secondo i dati statistici rilevati dall’ANEV il vento è un importante patrimonio per l’Italia e per tutto il bacino Mediterraneo solo che deve essere sfruttato meglio, ad oggi è ottima la ricerca tecnica e scientifica ma è ancora troppo costoso un impianto eolico sia esso a pale o un tipico mini eolico usato nell’agricoltura ma non ancora diffuso.


Alcune regioni italiane stanno cercando di incentivare la produzione di energia da fonte vento, ottimi successi quelli ottenuti in Puglia. In Sardegna invece è notizia di qualche giorno fa, nascono nuovi incentivi a fondo perduto per l’impianto di mini eolici in aziende agricole. Ma tanto è ancora da fare.


L’industria del vento ad oggi conta 8.144 MW installati al 31 dicembre 2012, nel 2013 invece dovrebbero esserci ( 197,55 nuovi impianti per un totale di 13 TWh, è parecchio basta pensare che 18 TWh sono quelli prodotti dal fotovoltaico.


L’energia del vento può migliorare, servono però non solo incentivi governativi ma anche e sopratutto nuove procedure burocratiche atte a facilitarne l’impianto, specie quando si tratta di zone scarsamente urbanizzate o dove è acclarato che non vi è un patrimonio naturale così importante da essere salvaguardato.



Il vento: una ricchezza poco sfruttata

mercoledì 10 luglio 2013

Bonus fiscali ed ecobonus: come ottenerli

Dal primo di luglio è in vigore un nuovo bonus fiscale, un incentivo importantissimo che sebbene non riguardi completamente il fotovoltaico e le energie alternative viene usato sopratutto per migliorare il risparmio energetico nelle abitazioni e nei condomini.


Il bonus fiscale è propriamente un recupero IRPEF varato dal Governo Letta che introduce tra le agevolazioni anche quella della ristrutturazione edilizia.


E’ bene ricordare che il bonus può essere richiesto per una spesa di ristrutturazione fino a 96mila euro, in questo modo si avrà una detraibilità della spesa pari al 50%. Ma i bonus non finiscono qui infatti sempre in merito alla ristrutturazione edilizia di stabili e condomini si aggiungono ulteriori 10mila euro utilizzabili per l’acquisto di elettrodomestici e complementi d’arredo che rendano la casa compatibile ed ecologica, all’interno dei 10mila euro si possono acquistare elettrodomestici di classe A + .


Secondo quanto è stato normato dal comma 1, dell’art. 11, D.L. 83/2012 dal 1° luglio, poi, le spese di ristrutturazione dedicate al risparmio energetico avranno uno sgravio fiscale pari al 65% con obbligo di ripartizione in 10 quote annuali, a prescindere dall’età del beneficiario.


Il testo novellato diventa DL 63/2013, ovviamente è bene ricordare che spese si riferiscono anche a progettazione e prestazioni professionali connesse all’esecuzione delle opere edilizie e alla messa a norma degli edifici, che devono essere effettuate ai sensi dell`articolo 16-bis del Tuir.


Trattandosi di ecobonus è bene tenere presente che i condomini hanno altre norme e che per loro le agevolazioni terminano il 30 giugno 2014.


Date importanti da tenere in mente per chi ha intenzione di richiedere il bonus:


per chi deve fare lavori di riqualifica si ha tempo sino al 31 dicembre 2013,

per chi deve fare migliorie energetiche si ha tempo sino al 31 dicembre 2013


Come si ottengono i bonus:


i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico bancario

bisogna indicare il percettore delle somme anche nelal dichiarazione dei redditi,

avere la certificazione sulle caratteristiche dei lavori o dei materiali, ed entro 90 giorni dalla fine dei lavori inviare il tutto in via telematica a Enea.

Le agevolazioni non devono essere perse anche perchè per il 2014 non è certo siano rinnovate.



Bonus fiscali ed ecobonus: come ottenerli

venerdì 5 luglio 2013

Africa: nuovi impianti eolici, ottimo successo

Dopo l’impianto eolico da 100 Mw costruito in Marocco, la Siemens, la grande multinazionale tedesca, ha ricevuto dalla Eskom, il gestore dell’energia in Sud Africa, un ordine per la costruzione di una centrale eolica onshore da 138 Mw a Jeffrey’s Bay, sulla costa occidentale del Paese. Il parco eolico, chiamato Sere, è stato commissionato da un consorzio composto da Mainstream Renewable Power Ltd., il suo partner di investimento Globeleq, Thebe Investment Corporation e le imprese di ingegneria locali Enzani Technologies e Usizo Engineering, con un investimento di 258 milioni di dollari. Il progetto prevede l’installazione di 60 aerogeneratori del tipo SWT-2,3-108, ciascuno della potenza di 2.3 MW con un rotore del diametro di 108 metri; inoltre, Siemens, avrà un contratto per la manutenzione e la gestione dell’impianto per un periodo iniziale di cinque anni. L’installazione delle turbine eoliche inizierà nel secondo semestre del 2013, mentre l’avvio dell’impianto è previsto per il primo semestre del 2014. In Sud Africa, l’energia da fonti rinnovabili ed eco-sostenibili sta suscitando un forte interesse. Infatti, il governo sudafricano ha approvato un piano energetico per la realizzazione di ulteriori impianti d’energia da fonti rinnovabili per una capacità complessiva di 20 Gw entro il 2030. L’obiettivo di questo piano è ridurre dipendenza dai combustibili fossili, in particolare il carbone, sfruttando le caratteristiche favorevoli del territorio, come ventosità e irraggiamento solare. Felix Ferlemann, CEO della Divisione eolica di Siemens Energy, esprime la grande soddisfazione dell’azienda nel contribuire allo sviluppo dell’energia eolica in Sud Africa, oltre che in Europa. Per quanto riguarda il fotovoltaico solare, l’azienda tedesca ha ottenuto l’incarico, sempre dallo stesso consorzio, per realizzare due impianti da 50 Mw nella provincia di Nordkap, sempre in Sud Africa. Nel Paese è presente anche l’italiana Moncada, con diversi progetti d’impianti fotovoltaici, essendosi aggiudicata dei bandi governativi per l’acquisizione di nuovi progetti nel campo delle rinnovabili.



Africa: nuovi impianti eolici, ottimo successo

giovedì 4 luglio 2013

Svezia: la Siemens si arricchisce di un nuovo parco eolico

A pochi chilometri da Sidensjö, nella regione del Västernorrland, sorgerà uno dei più grandi parchi eolici della Svezia. La costruzione è stata affidata a Siemens, una delle più grandi aziende tedesche nel campo elettrico ed energie rinnovabili. L’impianto che avrà una potenza combinata di 144 Mw è stato commissionato dalla Nordisk Vindkraft di Göteborg per conto di Stadtwerke München e sarà in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 160 mila famiglie bavaresi con energia da fonte rinnovabile. L’impianto, la cui messa in servizio e prevista per la primavera del 2015, sarà composto da 48 turbine eoliche direct drive con una potenza di 3 MW ciascuna e con il rotore del diametro di 113 metri. Siemens, per 15 anni, gestirà la manutenzione delle turbine eoliche.


Attualmente, in Svezia, l’azienda tedesca ha installato più di 420 turbine eoliche per una potenza complessiva pari a 1 Tw. Inoltre, a fine del 2012, la Siemens si è aggiudicata la fornitura di 123 turbine eoliche direct drive, per altri due parchi eolici, sempre in Svezia, che sorgeranno a Ögonfägnaden e Björkhöjden per una potenza totale installata di 369 Mw.


La Svezia, negli ultimi 3 anni, ha aumentato la sua capacità eolica del 240% e, attualmente, la potenza installata è pari a 3,5 Gw ed è in continua crescita. Il piano energetico svedese prevede, infatti, di aumentare da 7,1 Twh a 15 Twh di energia prodotta entro il 2020 e, successivamente, arrivare a 20 Twh.


Per Siemens, l’energia eolica è parte integrante della sua filosofia per quanto riguarda i prodotti e le soluzioni atte a dare un contributo reale alla salvaguardia del clima e dell’ambiente.


Grazie a questo suo impegno per l’ambiente, Siemens, nel 2012, ha dato al possibilità ai suoi clienti di abbattere circa 330 milioni di tonnellate di CO2.



Svezia: la Siemens si arricchisce di un nuovo parco eolico

mercoledì 3 luglio 2013

Da Ikea Foundation le nuove casette per le emergenze umanitarie

Il solare fotovoltaico, oltre tutti i vantaggi che da come risparmio energetico, salvaguardia dell’ambiente e altro, può offrire un aiuto anche a scopi umanitari.


L’Ikea, il colosso del mobile fai da te svedese, in collaborazione con le Nazioni Unite, promuove un’iniziativa per dotare i campi profughi di casette prefabbricate sicure e moderne, per la gestione delle crisi umanitarie.


Quest’idea voluta dalla Ikea Foundation, il ramo no profit dell’azienda svedese, su una proposta delle organizzazioni internazionali per i rifugiati, permetterà di sostituire le baracche di lamiera e le tende con delle casette a misura d’uomo, le Refugee Shelter, dotate di pannelli solari per la produzione di energia elettrica, di un impianto di climatizzazione per rendere accettabile la permanenza nei campi profughi, di dimensioni ottimali per muoversi all’interno e, a differenza delle altre, resiste meglio alle intemperie.


L’investimento fatto da Ikea Foundation per questo progetto ammonta a 4,5 milioni di euro e, a detta dell’Unhcr,l’agenzia Onu per i rifugiati, permetterà a circa 3,5 milioni di profughi, pari al 10% del totale, di lasciare le tende prive di elettricità e controllo del clima interno e a le avversità climatiche.


I pannelli fotovoltaici sono parte integrante della strutura; di giorno riflettono il calore, mentre di notte lo assorbonosono. Inoltre sono in grado di erogare energia elettrica abbastanza sufficiente per garantire l’illuminazione e il funzionamento dei climatizzatori, mentre gli altri pezzi componibili, derivati dalle classiche confezioni flatpack delle librerie Billy di Ikea, garantiscono la facilità di trasporto ed il montaggio ovunque ve ne sia il bisogno. Oltre alla leggerezza, le Refugee Shelter hanno una durata vita di tre anni.


Da un commento di Harriet Rudd, portavoce del Norwegian Refugee Council, organizzazione umanitaria no profit, riportato sul Wall Street Journal, afferma che se vi fossero più finanziatori come la Ikea Foundation, si potrebbero affrontare crisi umanitarie in maniera più consistente, rispetto agli attuali pochi fondi a disposizione.



Da Ikea Foundation le nuove casette per le emergenze umanitarie

martedì 2 luglio 2013

Energy storage ed autoconsumo energetico

Esaurito, oramai, il Conto Energia, l’energy storage, l’immagazzinamento dell’energia elettrica, abbinato alle fonti rinnovabili, sta diventando una realtà soprattutto perchè permette un aumento di energia autoprodotta. Grazie alle batterie di accumulo, che immagazzinando l’energia autoprodotta in eccesso permettendone l’utilizzodurante le ore serali, viene ridotto o tagliato il prelievo d’energia dalla rete, con il conseguente abbattimento della bolletta energetica. Secondo una stima, l’energy storage permette di ridurre del 30-40% la bolletta durante i mesi freddi e del 70-100% durante i mesi caldi.


Gli impianti fotovoltaici ad uso abitativo, durante il giorno, producono energia in eccesso perchè i consumi casalinghi sono quasi nulli; quindi un impianto con le batterie di accumulo permette di sfruttare al massimo le potenzialità del fotovoltaico, sfruttando, soprattutto in estate, l’autoconsumo serale.


Da studi condotti a riguardo, un autoconsumo energetico pari al 70% dell’energia prodotta, permette il recupero dell’investimento per l’installazione di un impianto fotovoltaico. Poi, prevedendo un aumento annuo dei costi energetici del 1-2%, si può affermare che utilizzare l’accumulo energetico risulta una soluzione molto conveniente ed efficace. Aggiungendo anche un dispositivo che permetta un’ottimizzazione dei consumi energetici, cioè utilizzare prima l’energia elettrica prodotta dall’impianto e poi quella accumulata nelle batterie, i tempi di recupero dei costi dell’investimento si riduce ulteriormente.


L’energy storage ha anche due particolarità; la prima è prelevare direttamente dalle batterie di accumulo per sopperire ad un aumento della richiesta d’energia superiore a quella prodotta; la seconda, invece, quando le batterie di accumulo sono cariche, permette di cedere alla rete elettrica l’energia in eccesso, con un conseguente introito economico (ritiro dedicato).


In commercio, attualmente, vi sono batterie di accumulo agli ioni di litio, che danno la garanzia di circa 7 mila cicli di ricarica. Un altro punto da tenere presente è il dimensionamento dell’impianto fotovoltaico ad accumulo in base ai propri consumi domestici.



Energy storage ed autoconsumo energetico

Impianti fotovoltaici con pannelli disposti in 3D

La tecnologia dei pannelli solari è oramai in continua evoluzione e permette di dipendere sempre meno dalle fonti fossili. Partendo dalla disposizione dei moduli fotovoltaici per avere la massima efficienza energetica, i ricercatori dell’Australian National University, dopo un accurato studio, hanno concretizzato un prototipo con disposizione 3D dei pannelli.


Lo studio era partito dalla caratteristica eliotropica delle foglie dell’albero e dei fiori, cioè il loro orientamento in reazione agli stimoli luminosi, che permetterebbero a quest’ultimi di ridurre al minimo alcuni fattori di rischio, come il carico dovuto al vento e lo stress termico.


Facendo un parallelo fra questo fenomeno naturale con la disposizione dei pannelli solari standard, si potrebbe migliorarne il rendimento e le sollecitazioni termiche e strutturali dei sistemi fotovoltaici, posizionandoli in alto o in basso in maniera tale da creare come dei canali di ventilazione fra di loro. La disposizione così applicata renderebbe l’impianto fotovoltaico competitivo a livello commerciale e traendone un beneficio economico di circa il 9%.


Andando nel dettaglio, nella disposizione tradizionale su tetto, i pannelli solari sono posizionati uno di fianco all’altro. Con la disposizione in 3D, invece, i pannelli sono disposti in due strati sovrapposti in maniera complementare, in modo tale che durante lo spostamento solare l’ombra dei pannelli dello strato superiore cadrebbe nello spazio tra i pannelli dello strato inferiore anziché su di loro e riducendo dal 20 al 30% le sollecitazioni dovute al vento. Il tutto comporterebbe, a parità di potenza di picco, una minore superficie, ma aumenterebbe di molto la vita dei pannelli solari, migliorando anche la sollecitazione termica estiva, che, negli impianti tradizionali, riduce del 15% la produzione energetica di picco a causa della scarsa ventilazione.


Entro il 2014, questo prototipo d’impianto fotovoltaico con sistema 3D, formato da 18 pannelli solari standard, dovrebbe diventare realtà enel giro di cinque anni si potrebbero vedere parchi solari con installazione 3D nei sobborghi cittadini, ciascuna in grado di produrre dai 20 a 30 Kw di energia elettrica al giorno, che permetterà di coprire il fabbisogno energetico di diverse famiglie moderne.



Impianti fotovoltaici con pannelli disposti in 3D