mercoledì 19 dicembre 2012

Sviluppo fotovoltaico in Italia? Tendenza positiva per Near Zero

Dal sondaggio fatto da Near Zero, organizzazione no profit che ha come leit motiv il mettere in contatto le istituzioni con gli operatori del settore relativo alle energie rinnovabili,  si può evincere che i prezzi del fotovoltaico sono destinati a diminuire. Gli esperti che hanno risposto al sondaggio, prevedono la diminuzione dei costi entro i prossimi 10 anni. La causa di questo deprezzamento è dovuto all’aumento della produzione dei moduli rispetto all’attuale installazione di impianti fotovoltaici.

L’Italia si sta impegnando a fondo per quanto riguarda lo sviluppo delle nuove fonti rinnovabili, ciò grazie alle sue risorse naturali come sole, vento, geotermia e bacini idrici. Questo ci fa capire come stia aumentando il numero delle installazioni e degli investimenti su questa tipologia di energia, che ha permesso loro di abbattere i costi della bolletta e, in alcuni casi, guadagnare sulla vendita di energia fotovoltaica in surplus.

Ciò è confermato anche da Mercom Capital, una emergente società di comunicazione,il quale consiglia di investire nelle rinnovabili perché il momento ideale per farlo è adesso e, nonostante i tagli drastici agli incentivi dovuti al nuovo Decreto Ministeriale di agosto, il nostro paese ha avuto 3,5 Gwatt di nuovi impianti installati. In generale, il settore ha retto bene alla crisi e si continua a guardare con speranza allo sviluppo di nuove realtà che potrebbero ampliare ulteriormente gli orizzonti.

Alcuni spunti si possono trovare sul sito della Dounauer Solar, uno dei maggiori distributori in Europa di prodotti per il fotovoltaico di tipo abitativo e non solo. Utile anche lo sviluppare idee nel settore della mobilità nelle città, con mezzi di locomozione elettrici.

In conclusione, a detta degli esperti, questo aumento della produzione delle rinnovabili dovute alla diminuzione dei prezzi dei pannelli fotovoltaici, darà una spinta alla competitività delle rinnovabili rispetto alle fonti fossili, permettendo il superamento della cosiddetta Grid parity, cioè la convenienza dell’energia prodotta da un impianto fotovoltaico rispetto a quella prodotta con fonti fossili.

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