giovedì 20 dicembre 2012

2012: Un anno buono per il fotovoltaico. Cosa ci aspetta nel 2013?

Il 2012 è stato un anno di  cambiamento per il fotovoltaico ma anche di grosse problematiche. In Italia sembra abbiano inciso i tagli agli incentivi e la sovrapproduzione dei moduli fotovoltaici, che ha messo in crisi il 60% dei produttori ma, nonostante tutto, qualche risultato utile si comincia a vedere.

All’inizio dell’anno le previsioni non erano molto rosee e le speranze di tutti erano rivolte ai soli mercati emergenti. A livello europeo la Germania ha fatto più del previsto; a ottobre di quest’anno la potenza fotovoltaica installata ha prodotto 3Gwatt di energia ed entro fine anno è previsto un incremento di 5 Gwatt, per un totale di 8 Gwatt di energia prodotta. Questo grazie anche alla diminuzione del prezzo per i moduli fotovoltaici, che sta facendo incrementare le installazioni e non solo in Germania.

In Italia, secondo Mercom Capital, dopo aver usufruito degli incentivi del Quarto Conto Energia e nonostante le difficoltà  dei nuovi incentivi che ricorrono con l’entrata  in vigore del nuovo Decreto di fine agosto (Quinto Conto Energia), si dovrebbe arrivare a fine anno a 3,5 Gwatt di energia prodotta da nuovi impianti.

Anche la Francia, anche lei penalizzata dai diversi tagli edal passaggio da feed in tariffad aste per impianti sopra i 100 Kwatt, alla fine del terzo trimestre 2012 aveva installato più di 1 Gwatt di energia installata..

Negli Usa la corsa delle installazioni di impianti a tecnologia fotovoltaica, nell’ultimo trimestre ha prodotto buoni risultati anche nel residenziale con 118 Mwatt di energia installata. Però, nonostante i dazi anti-dumping sui prodotti cinesi, il prezzo dei moduli fotovoltaici è sceso del 15% dal secondo al terzo trimestre. Per fine annosi prevede, nonostante tutto, raddoppio sul nuovo installatorispetto agli 1,6 Gwatt del 2011.

Il mercato fotovoltaico cinese e quello giapponese, quest’ultimo dopo lo stop al nucleare post-Fukushima, avranno sempre più importanza negli anni a venire. La Cina, secondo IHS iSuppli, a fine anno avrà 5 Gwatt di energia installataed entro il 2015 si prevede di raggiungere i 20 Gwatt, mentre il Giappone arriverà ad installare circa 2 Gwatt, il cui 90% grazie ai piccoli impianti residenziali sotto i 10 kWp.

Tra gli emergenti i Paesi più attraenti nei prossimi anni saranno Sud Africa, Thailandia, Cile, Romania e Brasile, seguiti da Argentina, Ecuador, Turchia e Messico. La parte del leone, la fa l’India, con la sua  Jawaharlal Nehru National Solar Missionsi propone di installare 20 GW entro il 2022 e quest’anno avrà circa 1 Gwatt di nuovi impianti.

Insomma, il 2012, pur nefasto per il fotovoltaico, pare concludersi con un bilancio meno drammatico del previsto, con un piccolo incremento di energia installata rispetto ai 28 Gwatt del 2011, ma nonostante ciò il fatturato del comparto non aumenterà.


2012: Un anno buono per il fotovoltaico. Cosa ci aspetta nel 2013?

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