venerdì 29 marzo 2013

Quinto Conto Energia: al via il Secondo Registro

Sul proprio sito web, il Gestore dei Servizi Energetici ha pubblicato il bando per l’ammissione alla graduatoria, del secondo Registro del Quinto Conto Energia, degli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 12 Kw. Il bando si è aperto alle ore 9.00 del 19 marzo 2013 e si chiuderà alle ore 21.00 del 17 maggio 2013.


L’ammissione alla graduatoria sarà consentita agli impianti con un limite di spesa di 70,46 milioni di euro. Il limite è determinato secondo quanto previsto dall’art. 3, comma 3 del sopra citato QCE e, all’atto della formazione della graduatoria, il GSE ammetterà gli impianti sino al raggiungimento del tetto cumulato annuo di 6,7 miliardi di euro.


Il GSE, avverte che se non vengono inserite le copie dei documenti ti necessari ai fini dell’iscrizione (Documento di Identità del sottoscrittore, Attestazione di Pagamento delle spese di istruttoria, Richiesta di Iscrizione) non si potrà essere ammessi, inderogabilmente, alla graduatoria. Possono essere iscritti anche gli impianti entrati in esercizio prima del 27 agosto 2012, fermo restando che l’entrata in esercizio dell’impianto non costituisce criterio di priorità.


Al Registro possono iscriversi gli impianti fotovoltaici che non ricadono tra le seguenti tipologie, elencate all’art. 3, comma 1, del DM del 5 luglio 2012:



  • impianti fotovoltaici di potenza fino a 50 Kw realizzati su edifici con moduli installati in sostituzione di coperture su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto;

  • impianti fotovoltaici di potenza non superiore a 12 Kw, inclusi gli impianti realizzati a seguito di rifacimento;

  • potenziamenti che comportano un incremento della potenza dell’impianto non superiore a 12 Kw;

  • impianti fotovoltaici con caratteristiche innovative integrati sugli edifici, impianti fotovoltaici a concentrazione e impianti fotovoltaici realizzati da Amministrazioni Pubbliche mediante procedure di pubblica evidenza, fino al raggiungimento di un tetto di spesa cumulata per gli incentivi fissato pari a 50 milioni di euro per ciascuna delle stesse tipologie;

  • impianti fotovoltaici di potenza superiore a 12 Kw e non superiore a 20 Kw, inclusi gli impianti realizzati a seguito di rifacimento e i potenziamenti che comportano un incremento della potenza dell’impianto non superiore a 20 Kw, che richiedono una tariffa ridotta del 20% rispetto a quella spettante ai pari impianti iscritti al Registro.



Quinto Conto Energia: al via il Secondo Registro

Energia da idrogeno e sole? Si studia il Sicilia un nuovo metodo di produzione

Il Centro Nazionale per Ricerca (CNR) nelle sedi Palermo e Messina, grazie ai recenti studi e progetti nel ramo delle rinnovabili, ha permesso, all’Italia, di essere uno dei Paesi all’avanguardia per quanto riguarda l’applicazione delle potenzialità di idrogeno e calore solare, oramai diventati il futuro per la produzione di energia pulita. Già dall’anno scorso la Sicilia, grazie al fotovoltaico solare ha raggiunto la grid parity per quanto riguarda l’autosufficienza energetica.


A Palermo, il CNR, ha portato avanti un progetto per estrarre l’idrogeno dall’acqua, visto che uno dei due elementi che ne formano la molecola. Lo studio è seguito da Mario Magliaro, ricercatore del Polo Fotovoltaico della Sicilia, con l’aiuto di un team di composto da 10 persone, permetterà la scissione di questo elemento chimico dall’acqua piovana e marina, mediante l’elettrolisi ed evitando, così, l’emissione in atmosfera del CO2. L’idrogeno estratto può essere accumulato e, in seguito, utilizzato come combustibile per produrre energia elettrica. Poi, seguirà anche un altro progetto, in collaborazione con la Sovrintendenza del mare, per un prototipo di barca con un motore a idrogeno.


A Messina, invece, presso l’ITAE, l’Istituto di Tecnologie Avanzate per l’Energia, sovvenzionato, con 6 milioni di euro di finanziamenti annui, dal CNR, finanziamenti privati, fondi UE e finanziamenti di progetti di ricerca, si stanno sviluppano nuove tecnologie per produrre sia energia termica sia energia elettrica utilizzando le celle a combustibile, biocombustibili, sistemi di accumulo, fotovoltaico di terza generazione, macchine ad assorbimento. Attualmente sta lavorando ad un progetto per un impianto di aria condizionata per i camion, utilizzando il calore dei gas di scarico dello stesso. E’ stato anche realizzato un prototipo dello stesso tipo, ma anziché utilizzare i gas di scarico, è utilizzato il calore solare o la geotermia e potrà già essere industrializzato negli anni a venire. Gaetano Cacciola, direttore dell’ITAE,  spiega che il prodotto richiede grandi investimenti, ma offre grandi potenzialità e, in base alle nuove regole e i limiti di dieci anni imposti per i contratti, garantisce ai ricercatori coinvolti nel progetto, una stabilità lavorativa.



Energia da idrogeno e sole? Si studia il Sicilia un nuovo metodo di produzione

mercoledì 27 marzo 2013

Fotovoltaico e agricoltura: l'esperienza della vitinvinicoltura di Menfi

L’azienda vitivinicola Tenuta dei Mille di Menfi, in provincia di Agrigento, ha installato un impianto fotovoltaico, integrandolo con i tetti a falda della sua cantina di produzione. L’impianto permetterà di alimentare tutti i macchinari della filiera di vinificazione e della conservazione dei prodotti della Tenuta, evitando di immettere in atmosfera 39 tonnellate annue di CO2.


Per la realizzazione dell’impianto, Medielettra, l’azienda installatrice aderente al programma Sunny PRO Club di SMA Italia, ha utilizzato tutti prodotti della SMA Solar Tecnology, che garantiscono sicurezza e qualità. Per la copertura del tetto sono stati utilizzati 292 moduli monocristallini da 185 Wp che occupano una superficie di 373 mq, per una potenza installata di 54,02 kWp. La tensione di alimentazione è erogata da 6 inverter SMA Sunny Mini Central, due SMA Sunny Mini Central 10000TL e quattro SMA Sunny Mini Central 9000TL, che garantiscono un grado di affidabilità e di rendimento del 98%. Il funzionamento dell’impianto e il relativo rendimento sono affidati ad un sistema di monitoraggio, il Sunny WebBox, che ne permette il controllo 24 ore su 24. La progettazione e il dimensionamento dell’impianto fotovoltaico sono stati eseguiti da SMA con l’aiuto di un software, Sunny Design, che permette di configurare in maniera semplicissima e in pochi minuti il progetto.


Una particolare attenzione è stata data al montaggio dei moduli fotovoltaici, evitando ombreggiamenti sul piano e inclinandoli in maniera ottimale, come pure agli inverter, proteggendoli dai raggi solari in una nicchia separata da tutto l’impianto.


Il titolare dell’azienda Medielettra, Angelo Badalamenti, spiega che, per progettare l’impianto della Tenuta dei Mille, oltre ad aver tenuto conto di due aspetti principali, cioè l’integrazione del fotovoltaico col tetto e l’alimentazioni dei macchinari per la produzione vinicola, si sono affidati alla SMA per l’ottimo rapporto qualità/prezzo dei prodotti, diventando, anche, azienda socia del Sunny PRO Club.



Fotovoltaico e agricoltura: l'esperienza della vitinvinicoltura di Menfi

martedì 26 marzo 2013

Milano, arriva il Premio WT SmartCity 2013

Dal 9 al 12 aprile, a Palazzo Isnardi di Milano sbarca il WT Smartcity Award 2013, il riconoscimento internazionale che premia il progetto più innovativo per sostenibilità e miglioramento di vita.


Il Premio è gestito ed organizzato anche dalla Provincia di Milano e la Well Tech e alla sua prima edizione, ha lo scopo di presentare progetti di soluzioni architettoniche all’avanguardia per gli ambienti urbani autosufficienti da un punto di vista energetico, atti a salvaguardare eco-sostenibilità dell’ambiente e la qualità della vita. Tra le varie soluzioni che saranno presentate nel campo delle rinnovabili, riciclo idrico e della desalinizzazione delle acque marine, agricoltura, riduzione delle sostanze inquinanti nell’aria dell’edilizia intelligente e della mobilità sostenibile, verrà premiata quella più innovativa per la realizzazione delle future Smart City che si realizzeranno in Italia e in altri Paesi del mondo.


La maggior parte dei progetti che saranno presentati, sono già attuabili, rispetto a quelli più avveniristici. Per l’efficienza energetica e sostenibilità ambientale, c’è il progetto ideato dallo studio londinese Chetwood Architects, chiamato London Bridge Sprouts Solar Powered Vertical Farm. Il ponte, nelle cui guglie saranno create delle fattorie idroponiche biologiche, avrà annesso un centro commerciale. Il fabbisogno energetico sarà garantito per mezzo dell’energia solare, in accoppiamento con delle turbine eoliche, provvedendo, anche, al riutilizzo dell’acqua, al riscaldamento e alla ventilazione naturale.


Per quanto riguarda gli orti urbani o altre forme di agricoltura cittadina, due progettisti italiani, Cristiana Favretto e Antonio Girardi, propongono il Jellyfish Barge, una serra geodetica chiusa che, oltre che a garantire condizioni ottimali per varie coltivazioni, è in grado di generare acqua dolce per mezzo del sole. Può navigare lungo i corsi d’acqua e i litorali, permettendo alle comunità agricole di auto irrigare i campi e coprire il fabbisogno idrico di Smart community sia cittadine che periferiche.


Vi sono, anche, altri progetti interessanti, come il Solar Wind, un viadotto sostenibile che, grazie ad un impianto eolico posizionato fra gli spazi vuoti in grado di produrre energia elettrica sufficiente per alimentare 15000 case oppure l’Algae-Powered Skyscraper Filters Air in Polluted Cities, torre elicoidale che ha lo scopo di purificare l’aria delle città con alto tasso d’inquinamento.



Milano, arriva il Premio WT SmartCity 2013

Fotovoltaico in cooperativa? La prima esperienza a Melpignano

A Melpignano, piccolo comune in provincia di Lecce, ha preso vita la prima Cooperativa di Comunità italiana, per l’installazione d’impianti fotovoltaici sui tetti cittadini, una esperienza che potrebbe segnare il passo.


La Cooperativa, composta dai cittadini e amministrazione comunale conta ad oggi 127 soci, è nata, nel 2011, da un protocollo d’intesa fra l’Associazione Borghi Autentici d’Italia e Legacoop Nazionale. Insomma un esperimento che nutre già la fiducia di due grossi enti italiani, dunque un qualcosa che potrebbe diventare progetto pilota per altre realtà.


Ma come è nata questa cooperativa? L’atto costitutivo e lo statuto della Cooperativa di Comunità, è stato sottoscritto, dopo una serie d’incontri fra cittadini di Melpignano, associazioni locali e tutte le forze politiche, da 71 soci fondatori nella piazza cittadina, luogo d’aggregazione della comunità.


Il finanziamento, di circa 400 mila, è stato ottenuto grazie all’attivazione di un mutuo con Coopfond e Banca Etica, entrambe legate a Legacoop, che permetterà, dopo uno studio di fattibilità condotto dall’Università del Salento-Dipartimento d’Ingegneria dell’Innovazione e dalla coop sociale Officina Creativa, su richiesta dell’amministrazione comunale, di dare a 180 famiglie energia elettrica gratis per 20 anni. Ad oggi sono stati realizzati i primi 33 impianti, per un totale di 179,67 kw d’energia fotovoltaica installata.


Per l’installazione è stato utilizzato personale specializzato e no del luogo, come ingegneri per i progetti e la direzione dei lavori, fabbri per i telai di sostegno degli impianti ed elettricisti per l’assemblaggio degli elementi e delle apparecchiature fotovoltaiche.


Il Gestore del servizio energetico, dopo un’attenta valutazione, ha concesso l’incentivo previsto dai vari Conti Energia, che andrà, in parte, a coprire prestito della Banca Etica e la rimanenza all’intestatario del contatore, il socio che ospita l’impianto alla Cooperativa di Comunità.


E’ riconosciuto da GSE, anche il surplus d’energia prodotta, il cui ricavato sarà utilizzato come risorsa pubblica e saranno utilizzati per migliorare la qualità di vita dei cittadini, con risistemazione di piazze, strade, marciapiedi, parchi urbani oppure creando possibilità di lavoro come manutenzione stradale e del verde pubblico. I cittadini saranno così, parte attiva per lo sviluppo della comunità, contribuendo a far crescere l’economia locale, oltre che culturale e sociale creando un clima di benessere.



Fotovoltaico in cooperativa? La prima esperienza a Melpignano

lunedì 25 marzo 2013

Problemi di furto ed incendio in impianti fotovoltaici? Arriva la tecnologia Hemos

Se evolvono le tecnologie del fotovoltaico, anche i sistemi di sicurezza contro l’incendio e il furto dei pannelli solari seguono pari passo questa evoluzione. Ancor di più in questo momento di grande sviluppo dell’energia solare come fonte pulita ed inesauribile d’energia.


A riguardo, Leto Solar Corporation, azienda americana di sviluppo di tecnologie fotovoltaiche, ha realizzato un dispositivo di controllo a distanza dei moduli fotovoltaici, Hemos, che permetterà di risolvere alcune problematiche legate agli incendi e ad eventuali furti, controllando a distanza i moduli fotovoltaici. Il dispositivo è stato presentato al Solar Power Finance & Investment Summit, tenutosi dal 18al 20 marzo di quest’anno a San Diego, in California.


La tecnologia Hemos, di cui saranno dotati i moduli fotovoltaici messi in commercio, utilizza un dispositivo posizionato all’interno del modulo, che funziona da trasduttore di segnale. Il principio consiste nel controllare l’energia elettrica prodotta dalla radiazione solare ed inviare i dati, tramite un segnale criptato per via telematica, ad una piattaforma hardware che ne gestirà il funzionamento. Se il sistema riscontrasse un’anomalia, come la rimozione di un pannello o un principio d’incendio nell’impianto, bloccherebbe il funzionamento di quest’ultimo.


La disattivazione del pannello a distanza mediante questa innovativa tecnologia, oltre a limitare i danni all’impianto, eviterebbe di intercettare manualmente l’erogazione di energia, evitando il pericolo di folgorazione per i vigili del fuoco ed eventuali preposti a questo tipo di intervento, chiamati per spegnere un incendio.


Nel caso di furto,  aumentati del 17%, il pannello solare, grazie a Hemos, non potrebbe più generare energia elettrica, quindi diventerebbe inutilizzabile per un’eventuale vendita al mercato nero. Grazie a questo presupposto, si potrebbe abbassare drasticamente i furti ed evitare inutili spese per installare costosi sistemi di sicurezza, come le telecamere per la video sorveglianza o contratti con agenzie assicuratrici.



Problemi di furto ed incendio in impianti fotovoltaici? Arriva la tecnologia Hemos

venerdì 22 marzo 2013

Questionario online per il fotovoltaico: ePolicy

ePolicy (Engineering the Policy Making Life Cycle) è un interessante progetto finanziato dalla Commissione europea (2,6 milioni di euro) e coordinato dall’Università di Bologna, con la partecipazione della Regione Emilia Romagna, di ASTER e dell’Università di Ferrara.


Il progetto ePolicy ha promosso un questionario online, aperto a tutti; i dati che usciranno dall’analisi statistica serviranno per migliorare le azioni e gli incentivi nell’ambito dei sistemi del fotovoltaico solare. Lo scopo del questionario è la creazione di un sistema di supporto alle decisioni politiche in ambito energetico e alla loro valutazione sociale, economica e ambientale.

ePolicy è guidato, fin dal 2011, da Michela Milano, docente al Dipartimento di Elettronica, informatica, sistemistica dell’Università di Bologna e con il supporto di altri cinque partner stranieri. Il suo fine è di propone obbiettivi a largo raggio, con riferimento alla pianificazione energetica dell’Emilia Romagna, utilizzando le fonti rinnovabili per la produzione dell’energia elettrica, al posto di quelle tradizionali. Nell’ambito di questo discorso viene inserito il questionario online, che permetterà di raccogliere dati e informazioni dei cittadini sul tema degli impianti fotovoltaici, integrandoli, poi, con gli obiettivi energetici regionali.


Sul questionario, vengono proposti agli utenti diverse tipologie d’impianto e scegliere tra varie soluzioni di incentivo, come, ad esempio: se conviene avere l’incentivo sul costo dell’impianto prima che venga installato oppure, per l’energia elettrica prodotta, un contributo fisso a Kwh erogabile nei 20 anni di vita dell’impianto.

Poi è anonimo, intuitivo, breve (in circa 10 minuti si compila) e, alla fine, pone alcune domande relative al tipo di abitazione in cui si vive, al proprio fornitore di energia elettrica e alla fascia di età di appartenenza. I dati raccolti saranno elaborati da un software specifico, che permetterà di realizzare un simulatore, per mezzo del quale si potrà studiare la diffusione del fotovoltaico in base ai diversi metodi d’incentivazione.


Visitate il sito http://questionario.epolicy-project.eu/



Questionario online per il fotovoltaico: ePolicy

giovedì 21 marzo 2013

Toscana: nasce Bagnore 4, nuova centrale geotermica

Al via i lavori per la centrale geotermoelettrica Bagnore 4 e già se ne parla, da qualche giorno Enel Green Power ha finalmente aperto i cantieri per la costruzione della centrale geotermoelettrica Bagnore 4, delle sue opere accessorie e della successiva messa in servizio, nei Comuni di Santa Fiora e Arcidosso.


Il via libera è stato dato dalla Regione Toscana, dopo un iter lungo e non pieno di polemiche per l’autorizzazione ai lavori. Per arrivare all’approvazione, la Regione aveva prima aperto un confronto con i suoi organismi competenti, l’ARPAT, l’ASL, gli enti locali, l’Unione dei Comuni dell’Amiata e, poi, con altri soggetti istituzionali e del mondo della ricerca.


Nei 2 anni di dibattiti, sono stati fatti diversi studi e proposte di miglioramento per ridurre l’impatto ambientale, come pure su quale tecnologia utilizzare per lo sfruttamento del calore della terra sono stati fatti molti confronti con CoSviG, il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche, valutando se era più conveniente utilizzare il ciclo binario o la tecnologia tradizionale, visto che le sorgenti geotermiche della zona del Monte Amiata hanno diverse temperature e contengono anche gas in condensabili che, purtroppo, dovrebbero essere immessi in atmosfera.


Nel progetto della centrale di Bagnore 4, si è tenuto conto di questi fattori, utilizzando i migliori standard a livello mondiale e le migliori tecnologie per salvaguardare l’ambiente, come l’impianto AMIS (Abbattitore di Mercurio e Idrogeno Solforato) e un innovativo impianto d’abbattimento dell’ammoniaca, in grado di eliminarla al 95%. Sarà dotata di due gruppi da 20 Mw, con una potenza totale installata di 40 Mw ed erogherà, a regime, fino a 310 milioni di Kwh d’energia l’anno, permettendo un risparmio di 70.000 TEP (Tonnellata Equivalente di Petrolio). La realizzazione della nuova centrale, che andrà ad affiancare quella di Bagnore 3 da 20 MW, richiederà un investimento totale di circa 120 milioni di euro. La centrale avrà, anche, un sofisticato sistema di monitoraggio e tele diagnostica, che garantirà un elevato livello di affidabilità e di efficienza.



Toscana: nasce Bagnore 4, nuova centrale geotermica

Il fotovoltaico organico piace sempre di più

Il fotovoltaico organico è un brand di mercato che sta cominciando a conquistare i suoi spazi. Di progetti e prodotti ce ne sono molti, grazie, anche, alle numerose ricerche effettuate sui materiali organici e sul loro utilizzo per produrre energia, come i mirtilli e gli spinaci.


Oggi, anche dai semi di ricino, si può ottenere un rivestimento per le celle fotovoltaiche. Il solare prodotto da elementi naturali sta prendendo campo, rendendo bassi i costi dell’energia fonte rinnovabile.


BioSolar Inc, azienda di ricerca e sviluppo di materie bioplastiche da fonti vegetali rinnovabili, ha investito una parte di capitale nel progetto di ricerca sopracitato e, ultimamente, ha immesso sul mercato queste speciali pellicole protettive per i pannelli solari, chiamate BioBacksheet, ricevendo i primi ordini commerciali da un’azienda che produce pannelli fotovoltaici speciali per veicoli elettrici. Anche in ambito militare sono state avanzate delle richieste per applicazioni su mezzi e strumentazione.


I BioBacksheet, essendo ricavati da materiale vegetale, permettono di non utilizzare derivati del petrolio per la produzione di questo tipo di pellicola protettiva, diminuendo così l’uso di questo di questo prodotto inquinante. Questa sua particolarità permette, inoltre, di rispettare l’ambiente, oltre che garantire un efficace e sicuro isolamento dei pannelli da danni degli agenti esterni, come acqua, vento e polvere.


Oltre a queste sue caratteristiche ecoambientali, i BioBacksheet hanno altri due vantaggi: un’elevata conducibilità termica che permette un afflusso maggiore di calore alle celle solari e la certificazione USDA BioPreferred. La USDA BioPreferred, definisce i prodotti provenienti da fonti rinnovabili come i beni costituiti in tutto o in parte significativa delle materie agricole, forestali o marine.


Come spiega l’azienda di Santa Clarita, grazie a questo insieme di vantaggi e di qualità, il prodotto può essere venduto a prezzi economicamente bassi e molto appetibili, soprattutto per le agenzie governative degli Stati Uniti.



Il fotovoltaico organico piace sempre di più

mercoledì 20 marzo 2013

Regole applicative Conto Termico? Consultazione pubblica fino al 25 marzo

Il Decreto Ministeriale del 28 dicembre 2012, relativo al Conto Termico, prevede incentivi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per gli interventi di piccole dimensioni finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica.


Il GSE ha pubblicato, sul suo sito web, la bozza delle Regole Applicative riferite al Conto Termico, per avviare una consultazione pubblica rivolta alle Associazioni di categoria, agli operatori del settore ed ai Soggetti beneficiari delle quote incentivanti previste dalle linee guida del Decreto Ministeriale. Lo scopo della consultazione è mettere in linea le necessità del mercato fotovoltaico e il finanziamento pubblico, dando chiarimenti ed accettando consigli per il miglioramento delle Regole stesse. Il termine della consultazione è il 25 marzo di quest’anno.


Il Conto Termico, come è noto, prevede la richiesta delle quote incentivanti per due tipologie d’intervento: quello per l’incremento dell’efficienza energetica e quello per gli interventi di piccole dimensioni relativi a impianti per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza. In più introduce degli incentivi specifici per la Diagnosi Energetica e la Certificazione Energetica se vengono abbinate, secondo determinate condizioni, alle due tipologie d’intervento sopra citate.


Il primo è riferito al miglioramento dell’efficienza termica degli edifici, come coibentazione di pareti, sostituzione serramenti e installazione schermature solari. Il secondo, invece, alla sostituzione di impianti tradizionali con quelli ad alta efficienza (caldaie a condensazione) o alla installazione di impianti nuovi ad energia rinnovabile, come pompe di calore, caldaie, stufe e camini a biomassa, impianti solari termici o abbinati a tecnologia solar cooling per la produzione di freddo.


Gli incentivi, sulla base della tipologia di intervento e in funzione del miglioramento delle prestazioni energetiche dell’immobile e/o in funzione dell’energia producibile con gli impianti a fonti rinnovabili, verranno concessi sotto forma di rate annuali per un massimo di 5 anni.


Il tetto massimo degli incentivi previsto dal Decreto Ministeriale è di 200 milioni di euro per gli interventi realizzati o da realizzare dalle Amministrazioni Pubbliche e di 700 milioni di euro, di spesa annua cumulata, per gli interventi realizzati da parte dei soggetti privati.


Per partecipare alla consultazione è necessario scrivere all’indirizzo di posta elettronica: contotermico.regole@gse.it



Regole applicative Conto Termico? Consultazione pubblica fino al 25 marzo

martedì 19 marzo 2013

Fotovoltaico 2013: 31 Gw installati

Nel mondo (anno 2012) sono stati installati impianti fotovoltaici per una potenza di 29 Gw, un po’ al disotto di quella preventivata di 35 Gw. Per il 2013, le stime sono molto caute e, NPD Solarbuzz, società di consulenza e ricerca del settore fotovoltaico, prevede il raggiungimento di 31 Gw per l’anno in corso, il 45% della quale sarà istallato in aree industriali e agricole.


Il 2013 sarà l’anno della Cina che, grazie all’aumento del fotovoltaico abitativo, supererà la Germania come potenza installata per uso domestico. Nonostante ciò, il fotovoltaico domestico è destinato comunque a superare il 20% delle installazioni totali, grazie anche al crescente interesse che sta avendo in Italia, Giappone, Austria e Inghilterra


La cosa certa è che l’83% della richiesta di installazione degli impianti ad energia rinnovabile, sarà la prerogativa di una decina di Paesi, anche se in Europa si prevede un aumento di 12 Gw di potenza installata, a causa dell’esaurimento degli incentivi per il fotovoltaico in Germania e in Italia. La crescita maggiore l’avranno i paesi asiatici, come Cina, India e Giappone e sarà del 50%, pari a 11 Gw di potenza installata.


Per quanto riguarda la produzione e l’installazione dei pannelli fotovoltaici a livello commerciale, la concorrenza è accesa. America, Europa e Cina, stanno cercando di aggiudicarsi una grossa fetta del mercato dei pannelli solari ed è difficile capire chi riuscirà a coprire la parte maggiore di quei 31 Gw previsti per il 2013. La concorrenza commerciale globale e la corsa all’aumento della capacità produttiva, creeranno, a livello locale, piccole fasce di mercato per la domanda e l’offerta del fotovoltaico.


Per Medio Oriente, Africa, America latina, Caraibi e sud est asiatico, che nel 2013 incideranno solo per un 8% della produzione mondiale, nel 2014 si avrà un incremento notevole del fotovoltaico, divenendo uno dei mercati più forti entro il 2017.



Fotovoltaico 2013: 31 Gw installati

lunedì 18 marzo 2013

Crisi in Italia? Non per il fotovoltaico!

Nel 2011 la potenza fotovoltaica mondiale aveva raggiunto il 67% in più, rispetto ai 16,6 Gw installati nell’anno precedente. L’artefice principale di questo successo  è stata  l’Italia grazie ai suoi 9 Gw in esercizio, prendendo una grossa fetta di mercato a discapito della Germania che si era attestata a 7.5 Gw. La Cina, sempre nello stesso periodo, aveva 2 Gw di potenza.


Nonostante la crisi economica, l’Italia continua ad avere dei discreti risultati nel solare fotovoltaico, rappresentando un ottimo stimolo all’investimento in questa fonte d’energia rinnovabile.


Il supporto dei  consumatori dato al fotovoltaico, è stato rilevante per questo successo, perché hanno recepito appieno i vantaggi che si potevano ottenere, anche a livello economico, nell’investire in questa fonte d’energia rinnovabile, visto la criticità energetica delle fonti tradizionali come gas e carbone. I nuovi edifici civili, vengono oramai progettati con impianti fotovoltaici, che ne garantiscono l’utilizzo dell’energia pulita fin da subito. La produzione d’energia fotovoltaica non ha limiti di sorta, essendo prodotta in modo naturale da una fonte inesauribile come il sole.


L’uso dell’energia fotovoltaica si sta espandendo in ogni tipo di settore, dando la possibilità di scegliere in base alle proprie necessità, soluzioni molto vantaggiose. La novità è il pannello “low cost”, che permette al consumatore di rendere ancora più accessibile la tecnologia fotovoltaica grazie ad una spesa contenuta, ma di qualità ottimale.


Con la nascita dei Consorzi per lo smaltimento e il riciclo del pannello fotovoltaico, si riesce ad ottenere un rispetto totale dell’ambiente, producendo una crescita del mercato delle rinnovabili anche al di fuori dei confini nazionali grazie al crescente interesse che il prodotto italiano suscita nei paesi esteri. Il dato dell’esportazione del nostro prodotto fotovoltaico e della relativa tecnologia, è molto confortante, diventando un forte stimolo per continuare a credere in questo settore.



Crisi in Italia? Non per il fotovoltaico!

Fotovoltaico a casa, conviene ancora!

Fotovoltaico conviene, ma conviene veramente anche un impianto per una casa singola? Sembra proprio di sì. Investire nel fotovoltaico casalingo, grazie agli incentivi del Conto Energia, fornisce alle famiglie un risparmio economico notevole e la spesa per l’installazione dell’impianto sarà recuperata nel giro di 4-8 anni, visto che il fabbisogno d’energia elettrica è prodotto il loco e sopratutto è utilizzato da chi abita in quella casa.


Ecco come sono variati gli incentivi:



  • un impianto piccolo (utenza tradizionale), un impianto di qualità (prodotto in Europa) e impianto con eventuale rimozione della copertura di amianto. Per quest’ultima tipologia, gli incentivi saranno maggiori.

  •  l’Agenzia delle Entrate ha dato la possibilità di poter chiedere, per l’installazione di un impianto fotovoltaico, una detrazione fiscale pari al 50% della spesa. La richiesta della detrazione dovrà essere fatta entro fine giugno 2013. Dopo tale data, la detrazione sarà del 36%. Abbinandola, poi, al meccanismo dello scambio di posto, installare un impianto fotovoltaico sarà ancora più conveniente.


Non male vero?


E non è finita qui.


Vi sono, poi, altri ritorni economici che si aggiungono al rientro della spesa: i moduli fotovoltaici hanno una durata di ventenni e il loro smaltimento a fine vita, sarà a carico di chi ha installato l’impianto. Quest’ultimo dovrà essere obbligatoriamente iscritto ad un Consorzio per il riciclo e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici.


In definitiva, chiedere preventivi fotovoltaico conviene per diversi motivi. In primo luogo il tetto degli incentivi, previsto dai vari Decreti Ministeriali, è stato quasi raggiunto. Poi, la possibilità di scegliere fra gli incentivi statali o la convenientissima detrazione fiscale, a cui si aggiunge l’attuale basso costo dei moduli fotovoltaici. In ultimo, l’aumento della spesa famigliare per l’energia, complice il continuo aumento dei costi d’importazione sulle materie prime, come gas e carbone, per la produzione di energia elettrica da fonti tradizionali.


Per i preventivi è bene rivolgersi ad un buon installatore, perché saprà trovare soluzioni per ogni esigenza del cliente.



Fotovoltaico a casa, conviene ancora!

venerdì 15 marzo 2013

Anche in Svizzera il fotovoltaico cresce

Nella Confederazione Elvetica l’energia solare fotovoltaica sta avendo molta rilevanza: nonostante la posizione geografica sembri non facilitarli, crescono a vista d’occhio gli impianti fotovoltaicii. I banchieri svizzeri, da canto loro, sono certi sull’enorme diffusione del fotovoltaico senza incentivi da oggi al 2020, destinato soprattutto all’autoproduzione con il supporto di batterie, come si legge da un recente rapporto della società di servizi finanziari UBS  intitolato The unsubsidized solar revolution (la rivoluzione solare senza sussidi), dove spiega che l’energia fotovoltaica può essere incrementata anche senza incentivi.


Swissolar, l’associazione svizzera dei professionisti per l’energia solare, da parte sua, informa che, nel 2012, in svizzera la vendita dei moduli fotovoltaici è aumentata del 67% rispetto l’anno precedente. Il forte aumento ha portato ad una crescita di 200 Mw di potenza installata, corrispondente ad una superficie di 1,5 milioni di metri quadri di pannelli.

Con riferimento al Canton Ticino, sempre da dati Swissolar, dopo la messa in servizio, a Mendrisio, di un grande impianto fotovoltaico installato sul tetto della Argor-Heraeus , attiva nella lavorazione dei metalli preziosi, ha avuto una crescita di 1 Mw. Il dato, anche se è al disotto della media nazionale, è un risultato importante. La stimolo che l’energia rinnovabile sta dando all’economia elvetica, è sostenuto in modo rilevante da committenti degli impianti, pronti ad accedere alla rimunerazione, a copertura della spesa per l’installazione degli impianti solari fotovoltaici (RIC), con l’immissione di energia elettrica nella rete della Confederazione Elvetica. L’associazione, forte anche di questa crescita nel 2012, chiede alle forze politiche svizzere di rendere attuabile nel più breve tempo possibile questo strumento promozionale.



Anche in Svizzera il fotovoltaico cresce

giovedì 14 marzo 2013

Italia e fotovoltaico, quando è amore. 500mila impianti in servizio

Il fotovoltaico sta diventando una vera rivoluzione culturale. Grazie alla possibilità dell’auto produzione d’energia, è diventato molto conveniente per il consumo energetico casalingo o per un’impresa. Con questi presupposti, le lobby di petrolio, carbone e gas hanno cominciato a perdere potere e la grid parity è vicinissima.


Sul proprio sito web, il Gestore del Servizio Energetico, ha reso accessibile un contatore degli impianti fotovoltaici in esercizio. Attualmente, da quando è partita la campagna di incentivi per le fonti rinnovabili, vi sono stati messi in esercizio 500 mila impianti fotovoltaici.


Sul contatore GSE, il numero degli impianti è in continuo aggiornamento, come pure i dati della potenza installata e il costo cumulativo annuale delle quote incentivanti del 4°e 5° Conto Energia, riferiti ai diversi tipi d’impianti, da quelli concentrazione, eolici, fino a quelli realizzati dalla Pubblica Amministrazione.


I 500 mila impianti FV sono una cifra destinata a crescere: basta semplicemente aggiornare la pagina web che contiene il contatore e il numero di impianti installati aumenta (nel nostro caso, abbiamo riscontrato un incremento di circa 700 unità in pochi minuti). La potenza d’esercizio, in tutto il territorio italiano è di oltre 17.170 Mw, con un costo cumulativo di circa 6,6 miliardi di euro. Il costo cumulativo è il risultato degli incentivi riconosciuti agli impianti entrati in esercizio con il Quinto Conto Energia e degli incentivi dei precedenti decreti Ministeriali, più il costo degli incentivi riferito agli impianti iscritti nei Registri del Quarto e del Quinto Conto non ancora in esercizio, ai quali deve essere data la conformità da parte del GSE, dopo la verifica. Da qui si deduce che il tetto dei 6,7 miliardi di euro del Quinto Conto Energia sono quasi finiti.


Le previsioni fatte dal GSE nel 2009, ipotizzavano il raggiungimento di 5 Gw di potenza installata entro il 2016, mentre a fine 2012, era già triplicata. Si spera per questo che tale risultato sia uno segnale per il nuovo Governo, a dare uno sviluppo decisivo alle energie rinnovabili… energia che potrebbe nel suo piccolo aiutare l’Italia ad uscire dalla crisi.



Italia e fotovoltaico, quando è amore. 500mila impianti in servizio

mercoledì 13 marzo 2013

Gruppi di Acquisto Fotovoltaico: cosa sono

Il quinto conto energia ha quasi esaurito il fondo e l’investimento nel fotovoltaico, per molti non sembra più una cosa conveniente. Anche le aziende del settore cercano di mettere sul mercato prodotti più convenienti per attirare la clientela.


Per risparmiare, i clienti, cominciano a creare piccoli gruppi per contrattare con le aziende installatrici le condizioni più convenienti di un impianto fotovoltaico. Il sistema permette di accontentare i produttori che propongono i pannelli a prezzi molto convenienti invogliando così la clientela all’investimento. In più gioca anche il fatto che, con l’entrata sul mercato dei pannelli fotovoltaici made in China, i prezzi sono calati, permettendo un notevole risparmio sull’installazione degli impianti. Segno che la tanto attesa grid parity è vicina.


I Gruppi di Acquisto Fotovoltaico (GAF), così vengono chiamati queste aggregazioni di clienti, contattano sia i produttori che gli installatori senza dover ricorrere ad intermediari, in modo tale da favorire valide opportunità d’acquisto che giovano alle aziende del settore in fatto di guadagno, vista l’ampia concorrenza.


I GAF, essendo gruppi autonomi e ognuno con le sue specificità, agiscono a livello locale e danno la possibilità di iscriversi senza obbligo di acquisto. Una volta iscritti, si può dialogare e chiedere informazioni con gli altri membri e con gli organizzatori del gruppo, permettendo, così, di valutare tutte le opportunità di acquisto ed istallazione. Vista anche la non obbligatorietà di acquisto, il consulto con persone qualificate garantisce il loro completo disinteresse alla vendita. I gruppi garantiscono anche la gestione della parte burocratica.


Il risparmio sull’acquisto e la messa in opera dell’impianto fotovoltaico, dipende dalla qualità dei pannelli a quella dell’inverter, fino all’esperienza dell’azienda installatrice. Inoltre, conta anche il numero delle aziende presenti a livello locale, che porterebbe ad un abbattimento dei costi dal 20% al 30%.


A livello nazionale si possono citare, come GAF, Solare in Rete ed Energia Arcobaleno, oltre a tutti i gruppi locali di Legambiente.Ricordiamo che l’idea dei gruppi è il binomio tra la gratuità e la fiducia. Occorre, comunque diffidare di quelli che trattengono contributi al gruppo, se non minimali.



Gruppi di Acquisto Fotovoltaico: cosa sono

martedì 12 marzo 2013

Banca Mondiale: nasce il fondo globale di Sviluppo Geotermico

Le energie rinnovabili sono fonti diventate ormai d’importanza fondamentale per la tutela dell’ecosistema di tutto il Pianta. In Italia e in altri Paesi, la geotermia è un settore in crescita costante e la crescita di produzione di energia rinnovabile da fonte geotermica inizia a coinvolgere anche i Paesi in via di sviluppo.


La Banca Mondiale, che ha la sede centrale a Reykjavik (Islanda), ha invitato i Governi dei Paesi sviluppati di partecipare alla formazione di un fondo di 500 milioni dollari per finanziare un piano globale di sviluppo dell’energia geotermica nei Paesi del terzo mondo,aiutando, così, a concretizzare dei progetti attraverso una assistenza bilaterale. La tecnologia geotermica, come spiega Sri Mulyani Indrawati, direttore dell’istituto di credito mondiale, permette di sfruttare una fonte d’energia pulita presente nel sottosuolo terrestre. Una quarantina di Paesi in via di sviluppo, tra cui Kenya e Indonesia, hanno un potenziale geotermico sufficiente per il proprio fabbisogno di energia elettrica, che offrirebbe loro una notevole opportunità di guadagno, oltre che avere un’energia pulita producibile localmente.


Entro quest’anno sarà indetta una conferenza dei paesi partecipanti al fondo, dove la Banca Mondiale illustrerà il suo Piano Globale di Sviluppo Geotermico, il cui scopo contribuire alla diffusione di questa energia rinnovabile e migliorare la gestione dell’attività di perforazione estrattiva, riducendone i rischi connessi.



Banca Mondiale: nasce il fondo globale di Sviluppo Geotermico

lunedì 11 marzo 2013

Energia Geotermica, nasce Verde 21

In Toscana, regione dove i giacimenti geotermici sono una prerogativa del territorio, per volontà di tre giovani imprenditori, Amerigo Della Pina, Marco Simonetti e Simone Federico Olivetti nasce una nuova start up nel campo delle fonti rinnovabili: Verde 21, specializzata in geotermia.


L’azienda ha sede a Cecina (Livorno) ed offre la sua esperienza nell’ambito della progettazione e realizzazione impianti di condizionamento a pompe di calore nell’ambito industriale e civile, utilizzando le fonti geotermiche a bassa entalpia, l’aerotermia, l’eliotermia e le strutture energy fence (palizzate energetiche).


La differenza tra le soluzioni geotermiche e quelle tradizionali che utilizzano generatori singoli, come, caldaie, stufe, condizionatori e altri dispositivi, consiste nella possibilità di utilizzare un singolo impianto formato da una sonda geotermica e una pompa di calore che svolge molteplici funzioni. Vi sono 3 tipologie d’impianti singoli, che dipendono dall’esposizione e dal tipo di terreno: quella orizzontale, quella verticale e la palizzata energetica, che immagazzina calore per riscaldare l’acqua utilizzando, contemporaneamente, l’irraggiamento solare e il calore atmosferico.


Verde 21 garantisce l’abbattimento del 50/70% dei costi il riscaldamento e la produzione dell’acqua sanitaria, rispetto all’uso di impianti a gas tradizionali. Seguirà, inoltre, tutte le fasi di realizzazione dell’impianto, a partire dalla realizzazione fino all’espletamento di tutte le pratiche di autorizzazione incentivazione e detrazioni fiscali. Il recupero dei costi per un impianto ad energia geotermica, si aggira in un periodo che va dai 3 ai 7 anni.


L’azienda ha già realizzato un impianto di climatizzazione in una villa dei primi del ‘900, a Pisa. La superficie dell’edificio è di circa 400 metri quadrati e per climatizzarlo è stato installato un impianto geotermico con sonde verticali da 43 Kw di potenza termica e grazie alle pompe di calore che forniscono il riscaldamento, il raffrescamento e il mantenimento alla temperatura di 33° dell’acqua della piscina, per ogni Kwh d’energia elettrica assorbita, produce 5 Kwh d’energia termica. L’energia elettrica è garantita da un impianto fotovoltaico sull’intera copertura dell’edificio.



Energia Geotermica, nasce Verde 21

Energia rinnovabile anche per i caricabatteria. Si può

La ricerca su nuovi materiali che permettono di convertire l’energia solare per caricare dispositivi elettronici con energia pulita, senza l’ausilio di un caricabatterie, sta impegnando diversi gruppi di ricerca in tutto il mondo. L’impegno profuso in tale campo per eliminare gradualmente la dipendenza dalle fonti è volto a migliorare la salute e la tutela dell’ambiente.


Presso il Massachusetts Institute of Technology, si è formata una startup (Ubiquitous Energy) diretta da  Vladimir Bulović, un professore di ingegneria elettronica, che dedica il suo impegno in un progetto di ricerca riguardo una speciale pellicola solare, in grado di catturare l’energia luminosa del sole o di una lampadina, per trasformarla in energia elettrica e possa adattarsi a qualsiasi dispositivo mobile, ad esempio, quella degli smartphone o dei tablet.


La base di questo innovativo film fotosensibile, sono strati sottilissimi di molecole organiche, depositate su uno strato di silicone amorfo, che, oltre alla trasparenza, garantirebbe l’assorbimento dell’energia solare per trasformarla in elettricità. La sua particolarità sarebbe la possibilità di bloccare solamente determinate lunghezze d’onda della luce, come la fascia dall’ultravioletto e dell’infrarosso e far passare solo la luce dello spettro visibile attraverso uno strato completamente trasparente. Il principio, infatti, è totalmente l’opposto delle tradizionali celle solari, le quali, raccogliendo tutta la luce della fascia sia visibile che invisibile, non possono avere una eccellente trasparenza.


La Ubiquitous Energy non si è ancora pronunciata su come verrà utilizzata la pellicola solare e sul prezzo di vendita una volta immessa sul mercato. Prima di arrivare a ciò è necessario che l’efficienza del prodotto arrivi, almeno, al 10%, mentre per ora ha superato il 2%. La pellicola solare è un nuovo modo di intendere l’energia rinnovabile. La flessibilità e l’economicità del prodotto, permette di avere un rivestimento hi-tech su qualsiasi superficie trasparente, dai vetri delle finestre ai display dei dispositivi mobile, ha costi bassi.



Energia rinnovabile anche per i caricabatteria. Si può