lunedì 28 gennaio 2013

Fotovoltaico, una alternativa veramente conveniente?

 La crisi  economica che sta attanagliando tutti i Paesi del globo, non ha ancora allentato la presa, nonostante le Banche dicano che si sta avvicinando una risoluzione, però la crisi ha una conseguenza diretta ovvero  Di costi per l’utilizzo delle fonti fossili, esempio il gas, sono destinati ad aumentare a causa delle importazioni da Russia, Norvegia e Nord Africa, le produzioni sono legate ad un’altra fonte fossile: il petrolio.

Anche qui vale lo stesso discorso di sopra, il caro bolletta dell’energia elettrica, legata, oltre che alle fonti fossili, anche al costo delle sovvenzioni statali per le energie pulite.

La Global Data, società di analisi e consulenza prevede, per il 2013, un aumento di circa il 10% del loro prezzo. Ciò potrebbe venire a vantaggio delle fonti rinnovabili, come ad esempio il fotovoltaico, dando un’ulteriore spinta al loro rapido sviluppo. Da qui l’importanza di investire in queste fonti, che permetterebbe, oltre al consumo in loco, una cessione alla rete elettrica dell’energia prodotta, con un risparmio e un tornaconto economico non indifferente.

L’Italia e l’Inghilterra, sempre secondo Global Data, sono i due Paesi che risentiranno di più dell’aumento. Il nostro Paese, infatti, dopo i continui aumenti delle bollette energetiche avvenute lo scorso anno, nel 2013 un ulteriore aumento del caro gas per la produzione di energia elettrica  farà levitare verso l’alto i prezzi dell’energia per i consumatori. Vista, però, la fortuna di essere un territorio con un ottimo soleggiamento, si potrebbe aiutare l’intera economia nazionale ad abbattere i costi delle fonti fossili, permettendo la diffusione dei pannelli fotovoltaici nell’edilizia privata e pubblica, stipulando anche speciali contratti di fornitura.

In più, considerando la funzionalità ventennale dei pannelli,  dal 2014 in poi il solare fotovoltaico potrebbe entrare nella fase di grid parity, contribuendo, così, all’abbattimento dei prezzi dell’elettricità in Italia. Il tutto in contrapposizione a quanto avvenuto sinora, con le quote incentivanti del Conto Energia pagate, per così dire, con gli aumenti in bolletta per gli utenti.


Fotovoltaico, una alternativa veramente conveniente?

venerdì 18 gennaio 2013

Nel 2012 diminuisce la domanda di energia da fonte di energia tradizionale

Da gli ultimi dati sulla produzione e consumo energia annuale di Terna,  gestore della rete di trasporto d’energia elettrica,  è emerso che nel 2012 la domanda di energia da fonte tradizionale è diminuita del 2,8% rispetto al 2011.

E’ chiaro che a trarne vantaggio sono le fonti energetiche rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico. Nel giro di 4 anni il fotovoltaico ha aumentato la sua produzione del 2600% e la somma delle due fonti coprono il 9,5% del fabbisogno nazionale.

In calo anche la produzione idroelettrica con -8,2% e geotermoelettrica con -1,4%. Notevole, invece, il calo della produzione termoelettrica (6,3%), che passa da 218,5 TWh del 2011 a 204,8TWh dell’anno appena trascorso.

Controllando i dati, la richiesta di energia dalla rete è stata di pari al 325,2 TWh contro i 334,6 TWh dell’anno precedente. Poi, visto che il 2012 aveva un giorno in più perché bisestile, la variazione è di -3,1%. A livello territoriale, al Nord è stata registrata una variazione del -2,5%, al Centro -3,1% e al Sud -6,1%. Considerando gli ultimi 10 anni, il 2012 è il terzo anno con i consumi di energia tradizionale più basso.

Per quanto riguarda il fotovoltaico, la produzione di energia per il 2012 è stata di 18,3 TWh, pari al 71,8% rispetto al 2011. Per l’eolico, invece, con 13,1 TWh, registrando un incremento della produzione del 34,2%. Il totale dell’energia elettrica prodotta dalle due fonti di energia rinnovabile risulta di 31,4 TWh, rappresentando l’11% sulla produzione elettrica netta totale.

Sempre per l’anno per il 2012, importazione di energia elettrica è stata di 45,4 TWh, con una diminuzione 4,5% rispetto al 2011 e ad oggi rappresenta circa il 14% della domanda di energia elettrica. Le esportazioni, invece, sono cresciute notevolmente, arrivando in tutto a 2,3 TWh, corrispondente al del 27,6% della richiesta energetica.


Nel 2012 diminuisce la domanda di energia da fonte di energia tradizionale

mercoledì 9 gennaio 2013

Fotovoltaico: una nuova prospettiva di ricchezza economica

L’energia solare fotovoltaica nonostante tutto continua ad essere scelta da tantissime persone ed infatti sui tetti delle case, dei magazzini o sulle serre, si cominciano a notare quasi come  nuova costante la presenza dei pannelli fotovoltaici.

In Italia il fotovoltaico ha quasi raggiunto i 17 Gwatt di potenza installata, che corrispondono più o meno a 17 centrali nucleari, i pannelli installati producono energia in quantità tale che le centrali a turbogas funzionano a metà delle loro potenzialità durante le ore diurne.

Una piccola grande rivoluzione energetica è in atto per rendersene conto basta pensare che sino a sette anni fa il contributo energetico dato delle fonti rinnovabili alla distribuzione elettrica nazionale era quasi nullo.

Il successo del settore fotovoltaico è dovuto quasi sicuramente al sistema di incentivazione statale. Ad oggi come è noto  il Quinto Conto Energia ha posto nuove regole e, come da legge, ha stabilito di   premiare con incentivi tariffari l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici per un periodo di 20 anni. Una soluzione che sebbene all’inizio sia stata accolta male, ora inizia a portare nuovi frutti.

Proprio qualche giorno fa il  Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha reso noto che l’energia fotovoltaica costa agli italiani, attraverso la componente fissa A3 della bolletta elettrica, ben 6,5 miliardi di euro l’anno.

In ogni caso il fotovoltaico è diventata una scelta vincente anche perchè, insieme alle altre fonti di energia alternativa oltre a generare risparmio, a diminuire i gas serra produce pure posti di lavoro, gli ultimi finanziamenti sembra  abbiano prodotto circa 100.000 posti di lavoro, soprattutto nell’ambito progettazione e installazione. Inoltre una parte di contributi pubblici torna allo Stato con le tasse. Ora, però, sorge il problema del limite degli incentivi erogati dallo stato dal Decreto Ministeriale del 5 luglio 2012, posto a 6,7 miliardi di euro l’anno, raggiunto il quale, il Quinto Conto Energia decade. Di questo passo il valore verrà eguagliato, probabilmente, entro la prima metà del 2013. Da quel momento in poi, i costi del fotovoltaico non dovrebbero più essere sostenuti direttamente dallo Stato, a meno che non venga varato un sesto Conto energia.


Fotovoltaico: una nuova prospettiva di ricchezza economica